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Piccoli Frutti

Claudio, il fruttivendolo dei piccoli frutti

A Trieste il commerciante punta sul prodotto locale e di qualità e sui servizi come il just in time per la ristorazione

Piccoli frutti a volontà da Claudio Marchesich, fruttivendolo triestino che nel suo punto vendita offre mirtillo selvatico sloveno e  fragoline coltivate a Štorje/Storie. La frazione di Sesana/Sežana in Slovenia da dove arrivano anche mirtilli, lamponi e ribes rosso. Amore per i frutti di bosco che si sposa con la strategia di difesa e resistenza nei confronti della Gdo. “D’inverno è difficile competere con loro sul terreno degli agrumi, ma dalla primavera con fragole, ciliegie, le pesche locali di Fiumicello e tutti i frutti di bosco riusciamo a fare la differenza”. Un altro asso nella manica è il tartufo bianco istriano e il servizio  di consegna a domicilio in tutta la provincia. Senza dimenticare la linea diretta e il just in time con le cucine dei ristoranti.

Fragoline a 5,80 euro l’etto, si è creato un pubblico fedele

Inutile competere sul prezzo. “La fragolina la proponiamo a 5,80 euro per 100 grammi che non è un prezzo popolare. E’ coltivata a Storie, siamo a 30 chilometri di distanza, viene raccolta la sera e si vende la mattina. In questo modo il prodotto è fresco e dura di più rispetto ad altri che arrivano da più lontano. Si tratta di frutti molto delicati, vanno raccolti e consumati al più presto. Quando abbiamo iniziato a venderla a volte andava via tutta  e altre restava invenduta. Quasi un azzardo. A furia di proporla oggi riusciamo ad ottenere una vendita più costante. Si sa che qui da noi – a Frutta e Verdura il Frutteto, Ndr  – la trovano sempre“. Il valore del servizio informativo e relazionale che permette di vendere anche un prodotto con prezzo elevato.

Mirtillo selvatico a 3,95 la vaschetta da 125 grammi

Come vanno gli altri “piccoli”? “Il lampone è sempre un frutto molto richiesto ed apprezzato perché non ha acidità rispetto al mirtillo che non viene amato da tutti. La varietà selvatica viene sempre dalla Slovenia, lo prendiamo da un piccolo grossista proprio in questo periodo: da metà giugno a metà luglio. Vendiamo la vaschetta da 125 grammi a 3,95 euro, sono quasi 32 euro al chilo“. Come si vede dalle foto che Claudio posta sulla pagina Facebook aziendale c’è tanta offerta e colore ad animare il punto vendita che punta sulle nicchie di mercato per attrarre e fidelizzare i clienti.

Le pesche di Fiumicello fanno la differenza

La differenza con i concorrenti è il prodotto fresco e di qualità.  Claudio lo trova anche in Italia, a due passi da Trieste: “Le pesche sono quelle di Fiumicello, in provincia di Udine ma una zona culturalmente molto affine, con un prodotto di alta qualità. Abbiamo iniziato a prenderlo da 10 giorni e si va avanti fino a settembre”. Non è una casualità che nel paese, a pochi chilometri dal mare di Grado, si tenga la mostra regionale delle pesche, un evento anche turistico arrivato all’edizione numero 60.  Un giacimento di valore per la frutta, qui si contano decine di varietà differenti di pesche: dalle precoci alle tardive di fine settembre.

Con arance e clementine la partita è persa

Bene la stagione primavera/estate, il problema arriva nella stagione fredda. “Siamo aperti dal 1961 con mio padre, io ho iniziato a 16 anni e oggi ne ho 46 per trent’anni di esperienza. Pian piano negli anni è aumentata la concorrenza e la Gdo ci ha spinto fuori mercato  e ci difendiamo con i prodotti di qualità alta, ma d’ inverno  l’arancia  è un arancia, nel senso che arriva a me e alla Gdo. Possiamo fare un po’ meglio, il mercato ortofrutticolo di Trieste è ben servito e ci lavoriamo bene, ma fino a un certo punto. La Gdo riesce a vendere le arance ad un prezzo minore di quello che le compro io”. Ci sono però altre cartucce a disposizione: “Puntiamo sul servizio nel punto vendita e nella logistica con il servizio a domicilio che allarghiamo a tutta la provincia grazie alla disponibilità di un nostro furgone”.

Il just in time per ristoranti e alberghi e il tartufo istriano

Claudio Marchesich grazie ai prodotti più particolari lavora bene con la ristorazione, ma non solo per questo. “Cercano la qualità e poi la sera quando chiudono la cucina mi mandano l’ordine via WhatsApp e la mattina consegno  la merce. In questo modo hanno sempre il prodotto freschissimo e non creano scarti”. Una sorta di just in time che riduce il “magazzino” e le scorte premiando la freschezza, fondamentale per i prodotti deperibili. Un altro cavallo di battaglia del Frutteto è il tartufo: “Abbiamo trovato un ottimo canale di rifornimento per il tartufo bianco dell’Istria“. Un’altra chicca che da valore alla piccola ma resistente e innovativa ortofrutta triestina.

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