Innovazioni, tecnologie e packaging

09 luglio 2025

Sperimentazione Tea: coordina il Crea

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Le Tea stanno segnando un punto di svolta nel miglioramento genetico delle piante. Si tratta di strumenti innovativi che permettono di intervenire in modo mirato e preciso sul Dna, senza introdurre geni estranei, simulando modifiche che potrebbero avvenire naturalmente o tramite incroci convenzionali. 

Grazie a queste tecniche, è oggi possibile sviluppare varietà più resilienti ai cambiamenti climatici, sostenibili e meglio adattate alle esigenze dell’agricoltura moderna. Possono, quindi, rappresentare una risposta concreta alle sfide poste dalla crisi climatica, dalla scarsità di risorse e dalla crescente domanda globale di cibo sicuro e di qualità.

Dibattito europeo in corso

A livello europeo, il dibattito sulle Ngt (New genomic techniques) è ancora in corso. 

A marzo 2025 il Consiglio Ue ha avviato il trilogo con Parlamento e Commissione per la definizione di un nuovo quadro normativo che distingua tra NGT di categoria 1, assimilabili alle varietà naturali o convenzionali, e NGT di categoria 2, soggette invece a valutazione del rischio e autorizzazione.

L’Italia fa un passo decisivo verso l’innovazione sostenibile in agricoltura con il Decreto siccità (DL39/2023, L 68/2023) e il Decreto agricoltura (DL 63/2024, L 101/2024). Queste norme autorizzano, fino al 31 dicembre 2025, la sperimentazione in campo di organismi vegetali NGT1 strumenti essenziali per sviluppare piante migliorate dal punto di vista qualitativo e nutrizionale, in grado di affrontare siccità e cambiamenti climatici e pressioni biotiche, a tutela della tipicità della nostra agricoltura.

Il progetto triennale 

In questo contesto, il Crea, l’ente italiano di ricerca sull’agroalimentare vigilato dal ministero si candida a svolgere un ruolo chiave nel coordinamento dei progetti sperimentali italiani sulle Tea attraverso il coordinamento di un grande progetto di ricerca nei prossimi tre anni. 

Allo scopo, il Crea ha istituito un comitato scientifico, formato da esperti di rilievo internazionale, con il compito di definire strategie di ricerca, selezionare le specie strategiche a livello nazionale su cui svolgere attività di ricerca (solanacee, pomodoro, melanzana, cereali a paglia, orzo, frumento duro, riso, specie arboree, vite, citrus, pioppo, kiwi, melo) e definire un protocollo nazionale che uniformi le procedure sperimentali per la classificazione delle piante NGT1, garantendo trasparenza, rispetto degli standard scientifici e tracciabilità delle modifiche genetiche.


Fonte: Crea 

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