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07 settembre 2024

Siccità Sicilia e Sardegna: fenomeno grave? No, estremo

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In Sicilia e Sardegna la siccità non è più un fenomeno grave, è diventato estremo. 

Dichiarazione con timbro scientifico: quello del World Weather Attribution e dell'Imperial College di Londra. Uno studio sostiene che le due isole sono le vittime principali dei cambiamenti climatici. 

I dati? In Sardegna si è registrato un riscaldamento climatico da 1,3°C e per i ricercatori principalmente a causa della combustione derivante dall'uso delle fonti fossili. Troppi idrocarburi, poche rinnovabili. Questa la sentenza. 

L'analisi del 2024: gravi danni per l'agricoltura 

Lo studio ripercorre gli eventi che il mondo agricolo conosce bene: "Il 2024 è stato caldo e secco nel Sud Italia per gran parte dell’anno, con allerte siccità emesse già a dicembre in Sicilia e da maggio in poi in Sardegna".

Una situazione che ha portato ad interventi di restrizione idrica per l'agricoltura e anche dell'acqua potabile in alcune province a febbraio e marzo, nel maggio la Sicilia ha dichiarato lo stato di emergenza. 

"La siccità è ancora in corso e, con l’avvicinarsi della fine dell’estate boreale, i serbatoi d’acqua sulle due isole sono quasi vuoti, nonostante il razionamento dell’acqua sia in vigore da febbraio. A causa dello stretto razionamento, in molte aree significative l’acqua non è stata disponibile per l’irrigazione, con gravi conseguenze per l’agricoltura e l’allevamento".

Le conseguenze dei cambiamenti climatici 

Una situazione così estrema ha mobilitato scienziati provenienti da Italia, Paesi Bassi, Svezia, Gran Bretagna, ma anche indicati dalla Commissione Europea e sono stati coinvolti anche ricercatori dagli Stati Uniti. Il mondo della ricerca unito. 

I professionisti del clima hanno utilizzato metodi peer-review pubblicati per "valutare se e in che misura il cambiamento climatico abbia influenzato i 12 mesi di siccità nelle due isole".

Siccità meteorologica ed agricola 

Nel documento di sintesi si legge un dato importante e utile per capire le conseguenze sul mondo agricolo. Una sorta di nota metodologica ma importante da conoscere. 

"La siccità meteorologica è definita solo dalle scarse precipitazioni, mentre la siccità agricola combina le stime delle precipitazioni con l’evapotraspirazione o misura direttamente il contenuto di umidità del suolo".

"Poiché l’aumento dell’evapotraspirazione dovuto al riscaldamento regionale può svolgere un ruolo importante nell’esacerbare gli impatti della siccità, in questo studio valutiamo la siccità agricola mediante l’indice standardizzato di evapotraspirazione delle precipitazioni (Spei), che calcola la differenza tra precipitazioni ed evapotraspirazione potenziale per stimare l’acqua disponibile. Quanto più negativi sono i valori Spei, tanto più grave viene classificata la siccità". 

Insomma, non solo mancanza di precipitazioni. 

Le conseguenze economiche: "Catastrofiche, servirà tempo per recuperare"

Gli studiosi sottolineano le ricadute economiche del riscaldamento e la conseguente siccità. "Le principali attività economiche in Sicilia, l'agricoltura e il turismo, dipendono entrambe fortemente dalla disponibilità di acqua. Le conseguenze economiche di questa siccità sono quindi catastrofiche per molti nella regione e la ripresa richiederà tempo"

"In Sardegna l'agricoltura è economicamente meno importante, ma di elevata rilevanza culturale; portando a sfide con la priorità dell’acqua per uso domestico e agricolo su entrambe le isole". 

Numeri mai visti, il ruolo degli idrocarburi 

I set di dati osservati hanno permesso agli scienziati di parlare di siccità estrema: "è tra quelle più gravi dall’inizio delle registrazioni". Si parla di un riscaldamento di "1,3°C principalmente a causa dei combustibili fossili".  

Gli scenari? "A meno che il mondo non smetta rapidamente di bruciare combustibili fossili, questi eventi diventeranno ancora più comuni in futuro. In un mondo più caldo di 2°C rispetto a quello preindustriale, si stima già nel 2050 , senza ampie e rapide riduzioni delle emissioni di gas serra, siccità come quelle in Sicilia e Sardegna diventeranno più frequenti"

Che fare? Attenzione costante alla preparazione e all’adattamento a lungo termine. Investire in infrastrutture resilienti, strategie di conservazione dell’acqua e gestione sostenibile delle risorse è fondamentale per mitigare gli impatti della siccità".

Anche gli scenari più ottimistici sono preoccupanti. E' chiara, come hanno chiesto più volte gli operatori, l'urgenza della realizzazione di opere che permettano di non sprecare acqua. Chi scrive in Sardegna ha visto per giorni acqua della rete dispersa continuamente sulla strada. Piante arse, terra brulla e acqua sprecata. 

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