Politiche agricole

24 settembre 2024

Pagamenti Pac, Agea risponde alle critiche

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Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, risponde alle recenti accuse di presunte criticità nella gestione dei pagamenti in agricoltura, mosse da alcuni organi di stampa e oggetto dell'interrogazione parlamentare presentata dal senatore Claudio Fazzone, definendole "infondate e prive di pregio".

L'agenzia parla di "accuse basate su una ricostruzione faziosa e parziale dei fatti riportata da soli due articoli di stampa" e afferma che le critiche, diffuse anche da Confagricoltura (limitatamente a un ambito regionale) e da alcuni centri di assistenza agricola (Caa), appaiono "più come una reazione alla modernizzazione dei sistemi informatici e alle nuove metodologie introdotte, piuttosto che l'effetto di reali disservizi".

Oltre 400mila le domande già presentate tramite il Sian

A difendere il lavoro di Agea è il direttore generale Fabio Vitale: "Il nuovo sistema informativo agricolo nazionale (Sian) non rappresenta solo un passo avanti necessario, ma ha già ampiamente dimostrato la sua efficacia: ad oggi, oltre 400mila domande sono state presentate con successo tramite il sistema, un traguardo che smentisce categoricamente le accuse di inefficienza e dimostra che l'obiettivo prefissato è stato raggiunto", dichiara. 

Per Agea, l'introduzione del Sian si è resa necessaria per superare le criticità del precedente sistema, basato su un modello catastale obsoleto, che negli anni aveva causato ingenti correzioni finanziarie da parte della Commissione europea per oltre un miliardo.  

"A conferma della bontà del nuovo sistema, sia la Commissione Europea, in particolare la Dg Agri, che la Corte dei Conti italiana - aggiunge Vitale - hanno espresso apprezzamenti formali per i progressi compiuti con il Sian". 

"La Corte dei conti, nella sua relazione n. 4/2024, si è spinta oltre, definendo l'operato della nuova governance di Agea una discontinuità rispetto al passato. I magistrati contabili hanno evidenziato come il nuovo sistema di domanda unificata semplifichi la presentazione delle domande e faciliti l'accesso alle provvidenze, a beneficio degli agricoltori".

In merito alle critiche relative alle presunte difficoltà di utilizzo del sistema, Agea sottolinea che le proroghe delle scadenze e gli adeguamenti degli applicativi non sono indicatori di malfunzionamenti, ma interventi necessari per agevolare l'adeguamento di tutti gli operatori al nuovo sistema, in un'ottica di supporto e inclusione. 

Il registro firme digitali

"Inoltre - aggiunge Vitale - la presunta farraginosità del sistema, relativa alla produzione di documentazione cartacea, è stata superata grazie all'implementazione del registro firme digitali. Questa funzionalità, attivabile tramite Spid o Cie, consente la completa dematerializzazione degli atti, in linea con gli obiettivi strategici dell'Agenda digitale nazionale".

Agea ribadisce infine il proprio impegno costante nel supportare gli agricoltori e nel garantire il rispetto delle scadenze comunitarie per i pagamenti, inclusi gli anticipi previsti a partire dal 16 ottobre 2024. 

"L’Agenzia - conclude Vitale -  in relazione all’annualità 2023, si è distinta come la più efficiente a livello europeo nell’erogazione dei pagamenti. In conclusione, il futuro dell'agricoltura italiana passa inevitabilmente attraverso l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Con il nuovo Sian, Agea dimostra di essere all'avanguardia in questo processo e pronta a vincere le sfide future per un settore agricolo sempre più moderno, efficiente e competitivo”.

La risposta all'interrogazione parlamentare  

L'interrogazione del senatore Claudio Fazzone (n. 4-01437 del 18 settembre 2024) fa riferimento all’applicazione dell’Ecoschema 5 alle specie mellifere del 2023. A tal proposito, l’agenzia non avrebbe tenuto conto dell’emergenza siccità nella valutazione delle anomalie bloccanti emerse in fase di istruttoria e verifica delle domande di aiuto, con particolare riferimento all’anomalia EC-07.

Agea precisa che, ai fini del riconoscimento delle cause di forza maggiore, come la siccità, intesa quale circostanza eccezionale, gli agricoltori interessati, per il tramite dei centri di assistenza agricola, avrebbero dovuto presentare comunicazione relativa a forza maggiore e circostanze eccezionali ai sensi dell’art. 3 del Reg. (Ue) n. 2021/2116” indicando il numero di domanda oggetto di comunicazione e la relativa documentazione probante.

Questo entro 15 giorni lavorativi dalla data in cui il beneficiario sia in condizione di farlo e, comunque, non oltre il termine di presentazione della domanda unica relativa alla campagna successiva a quella in cui si è verificata la forza maggiore o la circostanza eccezionale.

Agea precisa inoltre che le verifiche effettuate e il successivo follow-up da parte degli organismi pagatori non hanno riguardato il solo territorio del mezzogiorno bensì l’intero territorio italiano, consentendo così di intercettate preventivamente comportamenti non in linea con la normativa per l’accesso all’eco-schema 5.

Agea evidenzia di avere, in linea con il proprio ruolo di controllo e trasparenza, segnalato tali irregolarità agli organismi pagatori competenti, fornendo la lista degli appezzamenti risultati non conformi alle prescrizioni, invitandoli ad effettuare le opportune verifiche aggiuntive con gli agricoltori interessati e i rispettivi centri di assistenza agricola. A seguito di tali verifiche, gli organismi pagatori hanno confermato l'affidabilità dei dati forniti da Agea. 

L'azione tempestiva di Agea, unita alla collaborazione con gli organismi pagatori, ha permesso di evitare un esborso di circa 16.000.000 di euro, che sono stati riallocati su altri interventi a beneficio degli agricoltori meritevoli. Questo risultato dimostra l'importanza del ruolo di Agea nel garantire un utilizzo efficiente ed equo delle risorse pubbliche, a vantaggio dell'intero settore agricolo nazionale.


Fonte: Agea

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