07 dicembre 2012

Osservatorio Ortofrutta 2012. Consumi interni in calo, imprescindibile l’export

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450 persone accreditate, divise in due sale, e un parterre di eccellenza a rappresentare, sia sul palco che tra il pubblico, il mondo ortofrutticolo italiano. La sede del Sole24Ore di Milano ha visto andare in scena ieri l’Osservatorio Ortofrutta 2012 organizzato da Mark Up e condotto per più di tre ore da Roberto Della Casa. Il tema principe, sviluppato attraverso l’ausilio di dati e video, quello della sostenibilità, discusso insieme a Sergio Marini, presidente di Coldiretti, Ambrogio De Ponti, presidente di Unaproa, Vincenzo Tassinari, presidente del consiglio di gestione di Coop Italia e, infine, Carlo Sacchetto, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, in sostituzione del Ministro Mario Catania, assente a causa di impegni politici improrogabili.

Uno dei leit motiv portanti dell’incontro è stato la definizione più allargata, olistica, del concetto di sostenibilità: non solo attenzione, quindi, per l’ambiente, ma anche per il sociale e l’economia. “Il reddito degli agricoltori è la base del concetto di sostenibilità nell'ortofrutta” ha più volte, infatti, sottolineato nei suoi interventi Della Casa e condiviso da tutti i relatori presenti.

“Dobbiamo aggiungere componenti immateriali all'ortofrutta, cosa che non abbiamo mai fatto” ha precisato, invece, il presidente di Coldiretti Marini: da qui il bisogno di riuscire a comunicare meglio, soprattutto all’estero, il grande valore che il mondo ortofrutticolo coniuga al suo interno in modo quasi naturale. Comunicazione che non può più continuare a concentrarsi solo e soltanto sul messaggio relativo alla necessità, per una corretta alimentazione, di mangiare ogni giorno frutta e verdura. Non basta più.

L’export è sempre più un bisogno imprescindibile per le aziende italiane del settore se vogliono resistere alla crisi e sostenere i consumi interni in calo. Consumi che preoccupano non solo il mondo della produzione, ma anche quello della distribuzione organizzata che, secondo Tassinari, sta vivendo un dei peggiori periodi della sua storia, a causa di un deciso calo sia a valore che a volume anche dell’ortofrutta.

Non poteva, infine, mancare un accenno alla recente entrata in vigore dell'articolo 62: Tassinari continua a essere scettico circa la sua priorità in questo momento: “anche se siamo d'accordo sulla tutela di agricoltura e PMI, oltre a confermare i principi di trasparenza a reciprocità”. Ottimisti, invece, sia De Ponti che Sacchetto.

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