26 settembre 2017

Mandorle, anche quella di Avola ha sofferto la siccità

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Anche la produzione di Mandorla di Avola ha risentito gravemente della siccità che ha colpito quest’anno diversi comparti agricoli lungo tutta la Penisola. Le previsioni di raccolto 2017 si sono assestate su un ridottissimo 30% rispetto al raccolto 2016.

“La qualità è sempre ottima – commenta il presidente del Consorzio della Mandorla di Avola, Dott. Antonio Scacco – e il calibro è di buone dimensioni, ma la quantità è tale da determinare un prezzo elevato che si ripercuote sull’intera filiera. Fortunatamente negli ultimi anni molti produttori agricoli stanno impiantando nuovi impianti di mandorla di Avola, in considerazione della crescente richiesta di frutta secca di qualità per uso nutrizionale e nel settore dei semilavorati per pasticceria. Il consumo mondiale è infatti in continua crescita e ciò fa ben sperare sulla possibilità per il nostro Paese di tornare ad ampliare la superficie destinata a queste produzioni, dopo alcuni decenni di crisi, dovuta alla concorrenza californiana”.

Il direttore del Consorzio, Corrado Bellia, ha aggiunto: “I margini di crescita sono notevoli, soprattutto per la maggiore consapevolezza dei consumatori che la mandorla italiana non ha concorrenti per gusto, qualità nutrizionale e salubrità. Spetta oggi agli operatori del settore e alle istituzioni nazionali e regionali sostenere azioni di innovazione, promozione e valorizzazione del settore, che possano contribuire al rilancio economico di vaste aree del Meridione”.

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