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29 settembre 2025

Macfrut: la continuità dopo la tempesta

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Non giriamoci attorno. La recente transizione alla guida di Cesena Fiera, con le dimissioni di Renzo Piraccini e la nomina di Patrizio Neri, segna la fine di uno dei capitoli più intensi nella storia di Macfrut

Si chiude un’epoca che, come tanti osservatori e la stampa locale e di settore hanno testimoniato nelle ultime settimane, è stata contrassegnata da tensioni, ma anche da risultati tangibili e non consueti nel panorama ortofrutticolo nazionale e internazionale.

Sicuramente Renzo Piraccini, con la sua tenacia e la sua visione, ha saputo “spremere la famosa rapa”, portando Macfrut a livelli di crescita, internazionalizzazione e innovazione che, 11 anni fa, sembravano un miracolo agli occhi di molti. E questo anche grazie a un gruppo di lavoro unito e competente

Il trasferimento a Rimini, poi, ha rappresentato una delle tante scommesse vinte, con edizioni record e la reputazione di fiera ortofrutticola più internazionale d’Italia.

Patrizio Neri: continuità con esperienza

Ora la sfida passa a Patrizio Neri, manager che conosce bene il settore e che porta con sé credenziali importanti: presidente di Jingold e Fruitimprese Emilia Romagna, ma anche membro attivo del territorio, profondo conoscitore delle dinamiche ortofrutticole e delle relazioni che animano la filiera. 

Neri trova una realtà decisamente diversa rispetto a quella di 11 anni fa: più grande, più riconosciuta, ma - forse - anche più complessa e, quindi, difficile da mantenere sugli attuali standard.

Le sue prime parole oggi sono un manifesto di impegno alla continuità: "Macfrut è patrimonio di tutto il sistema ortofrutticolo italiano", dice mentre sottolinea la centralità della fiera come evento di filiera e come punto d’incontro per innovazione e business lungo tutta la catena del valore, valorizzando il lavoro di squadra, il ruolo dei giovani e la necessità di mantenere uno standard internazionale grazie anche al supporto di Ice e della struttura di Cesena Fiera. 

Neri evidenzia anche come Macfrut sia "vivo tutto l’anno", grazie a missioni commerciali e iniziative che hanno visto e vedono impegnato un team già attivo per l’edizione 2026. Lo stesso Consiglio di amministrazione è stato rafforzato con due figure di competenza comprovata, Alessandra Graziani e Carlo Costa, in continuità con una struttura ormai collaudata.


Spirito di squadra e fiducia nel nuovo corso

La fiducia verso il nuovo presidente, manifestata apertamente anche da Piraccini nell’intervista rilasciata domenica scorsa (28 settembre 1996, ndr) al Resto del Carlino, segna un passaggio di testimone che, pur tra divergenze sul percorso di avvicendamento con il Comune di Cesena, nasce all’insegna della stima reciproca e della comune visione per il futuro della fiera: "Se mi fosse stato comunicato prima il suo nome non mi sarei dimesso, sarebbe bastato qualche mese in più oltre Macfrut 2026 per passargli le consegne".

L’importante ora è mantenere le relazioni costruite e il livello di internazionalità raggiunto, puntando sulla forza del team operativo e su una governance che sappia garantire serenità e continuità a espositori, buyer e, anche, visitatori.

Anche le istituzioni, come la Regione Emilia-Romagna per voce dell’assessore all'Agricoltura Alessio Mammi, sottolineano come Macfrut sia una manifestazione strategica che deve continuare a valorizzare le eccellenze e le filiere ortofrutticole del territorio, mantenendo la sua collocazione naturale e il suo ruolo di punto di riferimento per il comparto agroalimentare italiano.

"Il suo valore strategico è quello di essere organizzata in Romagna - rimarca ancora l’assessore - una zona forte vocazione ortofrutticola, nella regione dove hanno sede il più alto numero di Organizzazioni di produttori (Op) di tutta Italia, di grandi aziende, cooperative, realtà della trasformazione, del packaging e della movimentazione. In Romagna, come in tutta l’Emilia-Romagna, la Regione sta facendo grandi investimenti per sostenere le filiere e le produzioni, in un’epoca storica di una complessità senza precedenti, quindi - conclude Mammi - Macfrut per noi è una manifestazione fondamentale: è importante che prosegua e rilanci il felice percorso intrapreso in questi anni e anche per questo ci sarà il pieno sostegno del nostro assessorato e di tutta la Regione”.

Insomma, Macfrut archivia la tempesta con una squadra collaudata e una nuova guida. E la comunità ortofrutticola può guardare al futuro con la consapevolezza di potere contare su competenze, idee e una visione di lungo periodo

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