Un comitato tecnico scientifico di esperti e un comitato Macfrut composto da stakeholder e imprenditori del settore. In sostanza, conoscenza e business, da sempre i due cardini di Macfrut, avranno due comitati composti da esperti e imprenditori della filiera in dialogo con il Consiglio di amministrazione di Cesena Fiera che dovrà delineare le strategie della vetrina italiana dell’ortofrutta nel mondo.
Prende sempre più piede il percorso collegiale di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre dal 21 al 23 aprile 2025. Coordinati da personalità di alto spessore nel settore, i due Comitati passeranno al vaglio del prossimo consiglio di amministrazione per la loro immediata operatività.
Questi i primi nomi del comitato tecnico scientifico che si occuperà degli aspetti della “conoscenza” (Knowledge) per comprendere a Macfrut presente e futuro del settore. A coordinarlo sarà Bruno Mezzetti, dell’Università Politecnica delle Marche, che da tempo collabora con la fiera come avvenuto in occasione dell’ultima edizione nel Simposio Mondiale delle Biotecnologie applicate all’orticoltura (ISHS).
Sarà affiancato da Antonio Ferrante dell’Università di Milano, Stefano Giovanni La Malfa dell’Università di Catania, Alessandra Bordoni e Pietro Rocculi dell’Università di Bologna, Stefano Predieri ricercatore del Cnr, Valtiero Mazzotti, Stefano Boncompagni direttore del servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, Biagio Di Terlizzi direttore dell’Università di Bari, Lukas Bertschinger dell’Istituto della Società Orticola Internazionale (Svizzera), Maria Chiara Zaganelli direttrice generale di Crea, Giancarlo Colelli Università di Foggia.
Il comitato comprenderà anche altre personalità che saranno comunicate nei prossimi giorni.
Intanto, la stampa locale
Dibattito acceso sul nuovo assetto di Cesena Fiera e sugli strascichi del caso Macfrut in una commissione consiliare appositamente convocata per chiarire quella che il sindaco Enzo Lattuca ha definito "una vicenda spiacevole per come si è conclusa".
"Posso dire - ha detto - che dal 2019, cioè da quando sono sindaco, è la più spiacevole". Si parla ovviamente delle dimissioni di Renzo Piraccini che hanno poi portato alla nomina lampo di Patrizio Neri alla presidenza dell'ente per traghettare l'edizione 2026 della fiera ortofrutticola. Presente anche lo stesso Neri nella commissione nella quale è stato difeso il sodalizio con Rimini: "C'è una convergenza di interessi tra le fiere".
“Separazione? No, principio fisiologico”
Nella lunga disamina si sono scontrate due posizioni, quella espressa dal sindaco che ha sottolineato che da lui erano già state decise due deroghe al principio dei due mandati che deve essere applicato a chi riveste ruoli esecutivi.
Secondo Lattuca “non si può parlare neanche di separazione, è solo l'applicazione di un principio fisiologico”. Le opposizioni, Fratelli d'Italia, Lega e Cesena Siamo Noi, hanno rimarcato che “Piraccini voleva solamente una successione graduale” paventando il rischio che “Cesena Fiera diventi una costola di Ieg”. E' stata inoltre lamentata la mancata presenza dello stesso manager 75enne in commissione per decisione della presidenza del consiglio comunale.
Ripercorrendo gli eventi Lattuca ha detto che le prime comunicazioni a Piraccini erano state date già ad aprile e "a settembre ho confermato quello che gli avevo già detto, cioè che quello del 2026 sarebbe stato il suo ultimo Macfrut, considerati i quattro mandati".
“Da Piraccini - ha detto Lattuca - ho trovato una risposta di non condivisione e mi è stato detto che stavo commettendo un grande errore, ma che non ci sarebbe stato il tentativo di 'ostacolare' questo passaggio”.
Ha proseguito il sindaco: "Il 12 settembre mi è stato riferito che c'era una richiesta di 'trattare', altrimenti ci sarebbero state le dimissioni". Dal manager 75enne quindi la volontà di "partecipare alla scelta del successore, non si trattava di dare semplici consigli".
“E' mancato il congedo migliore per garantire la continuità”
Il capogruppo di Fratelli d'Italia Marco Casali ha detto: "Siamo d'accordo che ci debba essere un limite di mandati, ma in questo caso è mancato il congedo migliore per garantire la continuità. E' questo è mancato perché da parte del pubblico c'è l'incapacità di capire la grande forza del privato. Macfrut è un successo grazie all'intuizione dei privati". Secondo Casali, la politica in questo caso "non poteva limitarsi ad una mera sostituzione per motivi regolamentari, il timore di Piraccini era che nelle mani della politica Macfrut potesse deragliare".
Lattuca ha sottolineato che la scelta di portare il Macfrut da Cesena a Rimini con un fatturato che è passato da 2 a 11 milioni di euro "è stata condivisa dalla politica anche scontrandosi con l'opinione pubblica che aveva delle resistenze". Ha detto ancora il sindaco: "Avevo chiesto a Piraccini di collaborare per un passaggio dolce, un congedo ideale".
Enrico Sirotti Gaudenzi, capogruppo della Lega, ha letto una lettera dello stesso Piraccini in cui sottolinea "di non aver avuto il tempo per la trasmissione dei contatti" bollando come "illazioni e falsità" le notizie di un tentativo di 'trasloco' del Macfrut a Parma. "Si è cercato di denigrare la mia credibilità - ha scritto Piraccini - ora voglio occuparmi della tecnologia dell'agricoltura in Africa, sono un uomo libero".
"Cesena Fiera sta progressivamente diventando una costola di Ieg"
Il capogruppo di Csn Marco Giangrandi ha sottolineato che "un manager come Piraccini in una società normale percepisce 200mila o 300mila euro, dobbiamo molto a lui. Probabilmente c'è stato qualcosa che lo ha allontanato, per Cesena si apre una crisi e spero di sbagliarmi. Cesena Fiera sta progressivamente diventando una costola di Ieg".
La consigliera comunale del Pd Angela Giunchi, citando le grandi fiere di Madrid e Berlino, ha detto "ma come si fa a non capire che dobbiamo essere coesi, nessuno toglie niente al lavoro fatto da Piraccini, i suoi meriti tutti li rispettiamo ma dobbiamo guardare avanti, dobbiamo dirgli grazie ma il 26 settembre c'è stata una cesura, una separazione".
Ancora Lattuca: "Il ruolo di amministratore, quando la proprietà è di altri, non è per sempre, non è stata una separazione, c'è stata solo l'applicazione di un principio fisiologico e sano". "Ho sentito parlare di Bancomat - ha proseguito - ma gli utili sono stati reinvestiti sui padiglioni di Cesena Fiera, non abbiamo mai chiesto la divisione dei dividendi".
“Con Rimini convergenza di interessi, non un conflitto”
Il sindaco ha sottolineato come sia incoerente incensare le doti di Piraccini e allo stesso tempo contestare la scelta di portare il Macfrut a Rimini che "è il primo gruppo fieristico italiano e fattura 250 milioni di euro, i nostri sono 11 milioni di fatturato solo perché siamo andati a Rimini, le altre fiere hanno bilanci in perdita e non voglio fare nomi. Con Rimini abbiamo convergenza di interessi, non un conflitto. Non ci possono essere i meriti di Piraccini senza Rimini, la vetrina di Macfrut non poteva essere Pievesestina. Siamo convinti che anche se sono cambiati gli interpreti, dimostreremo che col gioco di squadra si possono raggiungere i risultati che poi misureremo".
Sul caso della trattativa parallela di Piraccini con la fiera di Parma: "C'è stata ingratitudine dall'altra parte, pensavo che quello che mi era stato riferito fosse impossibile, non ho creduto a questa cosa (come il presidente Neri) ma mi è stato poi confermato da Ieg. Piraccini stava trattando per avere il ruolo di Ambassador per l'Africa della Fiera Cibus Tech, il 26 settembre questa cosa era nota a Parma, sabato all'ora di pranzo l'ipotesi è stata stoppata perché i soci delle fiere non hanno voluto operare in un clima di contrapposizione e di concorrenza sleale. Ho trovato disdicevole, dal punto di vista della correttezza delle relazioni, il tentativo di mandare la Fiera di Cesena a Madrid senza i vertici e con la notizia che una parte importante del management stesse passando a Parma e Milano, il rischio c'è stato ma questa liaison è stata interrotta. Ora tutte le energie vanno concentrate sull'obiettivo di realizzare una grande edizione di Macfrut".
Fonte: Macfrut e CesenaToday