Retail

08 maggio 2025

Lidl, vola l'export di ortofrutta trainato dall’insegna

267

E' prezioso il contributo di Lidl per l'export dell'ortofrutta italiana. E' quanto emerso oggi, durante la presentazione al Mimit (ministero delle Imprese e del made in Italy) del Bilancio di impatto socio-economico di Lidl in Italia realizzato da Teha Group.

I numeri

Per rifornire i propri punti di vendita all’estero, Lidl intrattiene infatti rapporti di fornitura con numerose aziende italiane e apporta un contributo significativo alla crescita e allo sviluppo di queste realtà, in particolare nei settori alimentare e del packaging alimentare. 

Esaminando l'anno 2023, il totale delle forniture di beni e servizi acquistati in Italia da Lidl ammonta a 6,6 miliardi, concentrati soprattutto nel comparto della produzione agroalimentare, che si configura come un forte traino alle esportazioni di prodotti alimentari grazie agli acquisti realizzati per il rifornimento degli scaffali di punti vendita dell’Insegna all’estero. 

Tali acquisti hanno generato esportazioni dall’Italia per un valore di circa 2,5 miliardi (pari al 4,8% dell’intero export del settore food & beverage italiano). 

In particolare, l’export di frutta e verdura, che incide per il 22,8% del totale, rappresenta il 10,4% delle esportazioni complessiva di frutta e verdura del Paese.

Continua la crescita

Lidl Italia, catena di supermercati con circa 780 punti di vendita sul territorio nazionale, continua la sua strategia di crescita sostenuta da importanti investimenti mirati all’apertura di nuovi punti di vendita e hub logistici e alla conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. 

Un approccio che ha generato impatti positivi sull’economia dell'Italia: dal punto di vista occupazionale, al personale impiegato direttamente da Lidl – circa 23mila persone - si devono sommare gli occupati indiretti e indotti generati dall’attivazione delle filiere produttive collegate, il che significa un totale di oltre 99.250 posti di lavoro.

Quanto al giro di affari, nel 2023, il contributo complessivo dell’azienda al Pil nazionale è stato di 7,6 miliardi (+5% vs 2022) il che significa circa lo 0,4% del Pil italiano. L’azienda ha registrato ricavi pari a 7,2 miliardi, a testimonianza di un percorso di crescita costante che, nell’ultimo decennio, ha fatto segnare un tasso medio annuo composto (Cagr) del +8,7%, un risultato che supera di gran lunga la media settoriale (2,4%).

Negli ultimi dieci anni, l’azienda ha mantenuto un ritmo costante di apertura di nuovi punti di vendita, con una media di 1,9 aperture al mese, in un contesto in cui il settore della Gdo nel suo complesso ha chiuso oltre 2mila negozi. In questo scenario, negli ultimi cinque anni, Lidl ha investito in Italia oltre 2,1 miliardi, destinati principalmente all’apertura di nuovi punti di vendita e centri logistici, oltre che al rinnovamento e alla modernizzazione delle strutture esistenti. Tale cifra rappresenta un incremento del +35,7% rispetto al quinquennio precedente.

"Aver raggiunto lo 0,4% di contributo complessivo al Pil nazionale, ed essere il primo operatore della Gdo per export di prodotti italiani sono traguardi che ci riempiono di orgoglio - ha commentato Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia - Dietro a ogni numero,ci sono le persone: un giovane che entra nel mondo del lavoro; un’azienda fornitrice che cresce e si rafforza; la filiera produttiva del nostro Paese che fa sistema. Un intreccio di numeri, persone, territorio e comunità dove ogni azione che intraprendiamo è un passo in più per costruire un futuro di crescita per tutti”.

Potrebbe interessarti anche