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11 settembre 2025

La maracuja di Gino Mingiano comprata al 90% da brasiliani

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A Lizzanello, in provincia di Lecce, c’è un angolo di Sudamerica che profuma di passione, resilienza e frutti tropicali. È qui che Gino Mingiano, 45 anni, ha dato vita a un progetto agricolo tropicale: la coltivazione intensiva della maracuja, il frutto della passione.

Una passione nata in Brasile

Gino ha vissuto a lungo in Brasile, dove ha sviluppato una vera e propria passione per le piante tropicali. Non si è limitato a collezionarle: ha studiato, incrociato varietà, potenziato caratteristiche e, insieme agli agronomi brasiliani, ha creato un ibrido di maracuja secondo lui “perfetto per gusto e calibro. Quella pianta, nata 15 anni fa, è diventata la madre clonata di tutta la produzione” racconta a myfruit.it.

Dalle sfide climatiche alla rinascita

Il percorso non è stato semplice. “Dopo aver investito in un impianto con paletti in acciaio per sostenere le piante rampicanti, una nevicata improvvisa ha distrutto tutto. Solo una pianta è sopravvissuta. Da quella singola pianta ho ricostruito l’intero impianto produttivo, impiegando 3-4 anni per tornare a un raccolto significativo”.


 Gino Mangiano con la sua frutta esotica 

Oggi sono tre stagioni di buon raccolto nell’azienda dove lavora un ettaro di maracuja in modo intensivo. La commercializzazione, inizialmente complicata, è stata facilitata dai social media, che hanno permesso di raggiungere una clientela affezionata e consapevole. La maracuja di Gino è diventata un ingrediente ricercato nella cucina gourmet. Gli chef lo utilizzano per piatti a base di pesce crudo e frutti di mare. Viene venduto nei lidi, durante cerimonie, e persino come elemento ornamentale.

La gran parte dei clienti è brasiliani

"Il 90% della clientela è brasiliana. Molti la acquistano per nostalgia, altri per le sue proprietà calmanti, note in Sudamerica e utilizzate anche dalle donne in gravidanza. Alcuni chef brasiliani l'hanno definito migliore di quello trovato in patria e superiore persino ai frutti tropicali africani".

Prezzi, qualità e riconoscimenti

La produzione è suddivisa in tre fasce di prezzo: da 5 a 10 euro il chilo, con i frutti extra venduti a prezzo più alto grazie alle dimensioni e alla buccia perfetta. Il prezzo medio si aggira intorno ai 7 euro. Dietro il successo c’è un impianto idrico e di sostegno “che ha richiesto oltre 100mila euro di investimento. Il ritorno economico è lento, ma le basi sono solide. Le sfide climatiche e fitosanitarie sono costanti, ma la soddisfazione di vedere riconosciuto il proprio lavoro ripaga ogni sforzo”.

Puntare sui prodotto esotici

La storia di Gino Mangiano è quella di un sogno tropicale coltivato con tenacia nel cuore del Salento. Un esempio di come passione, competenza e resilienza possano trasformare una singola pianta in un progetto agricolo di eccellenza. 

Ma soprattutto indicano una strada: in Italia sempre più cittadini sono originari di Paesi con cultura ortofrutticola diversa dalla nostra che non vogliono abbondare.

L’esperienza di Gino ma anche quella di grandi dimensioni dell’Agro Pontino con pak-choi e la mayruben, senza dimenticare l’esperienza in Sicilia di avocado e mango anche se questi sono prodotti amati non solo dagli stranieri ma pure da tanti italiani che li hanno inseriti nelle loro diete

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