02 febbraio 2024

Iper La grande i e Unes a sostegno di Fondazione Airc

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Iper La grande i e Unes, le insegne del Gruppo Finiper Canova rinnovano, per il terzo anno consecutivo, il loro sostegno a Fondazione Airc con l’iniziativa nazionale di raccolta fondi Arance rosse per la ricerca a supporto della ricerca sul cancro.

Dal 2 al 16 febbraio, per ogni confezione di Arance rosse per la ricerca venduta, Iper La grande i e i supermercati Unes, aderenti all’iniziativa, doneranno 0,50 euro a Fondazione Airc: un gesto concreto per sostenere il lavoro dei ricercatori e contribuire al finanziamento dei progetti di ricerca in campo oncologico.

Inoltre, i clienti degli ipermercati Iper La grande i e dei supermercati Unes, aderenti all’iniziativa, avranno la possibilità di donare direttamente alla cassa un ulteriore contributo di 2, 5 o 10 euro a Fondazione Airc per dare il loro personale sostegno alla lotta contro i tumori.

“Anche quest’anno siamo onorati di poter rinnovare il nostro supporto a Fondazione Airc aderendo all’iniziativa di raccolta fondi Arance rosse per la ricerca per la lotta contro il cancro – dichiara Michela Riva, Responsabile Esg del Gruppo Finiper Canova – Un’importante iniziativa che ci consente di promuovere la cultura della prevenzione verso i nostri clienti, ricordando che la salute è il bene più prezioso, e che ci permette di contribuire, con un piccolo ma importante gesto, al progresso scientifico in ambito oncologico”.

“Contro il cancro è fondamentale agire a livello individuale, adottando abitudini più sane sin dal momento della spesa, e agire come collettività, sostenendo insieme la ricerca per prevenire sempre più tumori, per diagnosticare la malattia sempre più precocemente e per curare sempre meglio tutti i tipi di cancro – sottolinea Chiara Occulti, chief marketing & fundraising officer di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro – In questo contesto, l’impegno del Gruppo Finiper Canova è fondamentale perché, unendosi a questa mobilitazione collettiva, ci consente di coinvolgere sempre più persone nel sostegno ai ricercatori e di amplificare i nostri messaggi di prevenzione”.

Fonte: Unes 

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