Ingrosso

16 maggio 2025

Ingrosso piccoli frutti: italiani lamponi e more

459

Tempo d'Italia per i lamponi venduti nei mercati all'ingrosso italiani dove in tutti i siti è presente l'origine nazionale. Sempre più tricolori anche le more, anche se persiste il prodotto d'importazione messicano. Presenza da Spagna e Marocco, ma si registra anche qualche partita italiana, per i mirtilli. Il ribes quota sopra i 25 euro con merce cilena e italiana. 

Lamponi da Italia e Portogallo sui 16/18 euro 

Cresce la presenza dei lamponi italiani nei mercati ortofrutticoli. A Bologna stessa quotazione con quelli di origine portoghese: 17/20 euro per una media di 18. A Firenze 17 di media  i lamponi italiani contro i 16 dei portoghesi. A Napoli 18 i primi, come a Rimini, e 16 i secondi. Si fermano entrambi a 16 a Treviso. 

Sui mirtilli è derby  tra Spagna e Marocco

Il Marocco investe sempre più sull'ortofrutta e i piccoli frutti, fenomeno che si registra nei mercati ortofrutticoli dove il prodotto marocchino è bene presente. Una sfida con la Spagna. E l'Italia? I mirtilli nazionali vengono quotati a Padova 17 euro, in aumento di ben 6 euro rispetto alla quotazione precedente. Guadagnano 4 euro e arrivano a 20 euro i mirtilli spagnoli. A Bologna sia Marocco che Spagna si vendono a 18 euro, si scende tanto a Firenze con la Spagna: 12/15 euro. Listino a 16 euro nei mercati di Napoli, Rimini e Treviso. 

More italiane dai 16 ai 20 euro il chilo 

Le more messicane quotano qualcosa in più rispetto a quelle italiane. A Bologna però si presentano con lo stesso prezzo: 20 euro il chilo in media.  A Firenze l'Italia a 16 e il Messico a 18 euro. I frutti provenienti dal Centro America a Rimini si vendono a 20 euro e a Cesena si sale a 22.

Ribes  italiano e cileno: anche a 30 euro

Sempre costoso il ribes. Le quotazioni sfiorano spesso i 30 euro, a Rimini dove sono aperti gli hotel e c'è gran turismo si arriva fino a 33 euro.  A Bologna il cileno quota  25 euro, il nazionale 26. A Cesena si sale a 30. A Firenze si scende a 27  (Cile) e 26 (Italia). A Treviso un listino da 27 euro per prodotto italiano, cileno e anche olandese. 

Oltre le fragole lucane, campane e siciliane l'origine Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Sardegna  

Si moltiplica la produzione regionale e calano i prezzi. Secondo la rilevazione di Bmti: "Le produzioni lucane, notoriamente di qualità superiore, mantengono un prezzo di circa 4,50 euro il chilo mentre le altre produzioni, campana, calabrese, e siciliana, sono scese a 3,50 euro". In alcuni mercati il prodotto della Basilicata supera ai 5 euro, come a Bologna.

Sopra i 4 euro anche la varietà Inspire. A Bologna da 4 a 5 euro così come a Cesena e Rimini. A Treviso si sale a 4,50. Si scende a 3,50 al mercato di Verona.  La produzione locale registra  5 euro a Firenze per le fragole della Toscana. A Padova le fragole emiliano romagnole arrivano a 4,30 euro il chilo mentre quelle venete raggiungono i 5 euro. Le fragole sarde a Cagliari superano abbondantemente i 5 euro il chilo. Il prodotto del territorio viene sempre premiato. Al mercato di Roma vengono apprezzate le fragole Favetta coltivate a Terracina che quotano fino a 3,50 euro il chilo. 

Potrebbe interessarti anche