“Dopo il divorzio Simba-Del Monte c’è stato un effetto domino che ha sconbussolato il mercato delle banane”. Mauro Rudello, buyer per il Centro-Nord Italia di Sisa, non nasconde l’esistenza di una situazione abbastanza caotica all’interno del mondo dell’approvvigionamento di un prodotto da sempre fondamentale all’interno del mix di referenze che vanno a comporre il reparto ortofrutta di un supermercato. All’inizio del 2012, infatti, il terremoto che ha investito questo settore, con la separazione tra il colosso multinazionale Del Monte e il suo storico partner trentennale Simba SpA, appartenente a alla società GF Group SpA, leader europeo nell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, che ha poi lanciato banane e ananas con un nuovo brand, F.lli Orsero, ha fatto sentire i suoi effetti: “Oggi, noi buyer, assistiamo a una vera e propria giungla di prezzi nel settore delle banane e ci confrontiamo con marche anche nuove, che non si vedevano da tempo. Diventa così difficile programmare, bombardati come siamo dalle offerte”. L’assortimento, nei punti vendita Sisa, oggi è composto per il 30% da banane generiche, per il 5% dagli altri marchi e il 65% dal leader incontrastato: Chiquita. “Si, e per ora non potrebbe essere diversamente, nonostante l’ingresso di altri brand, certamente di altissima qualità, ma che devono ancora farsi conoscere, nonostante il grande investimento pubblicitario e di comunicazione su tanti e diversi media”.
09 settembre 2012
Il mercato delle banane? Una vera e propria giungla
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