Sempre meno frutta e verdura sulle tavole italiane
Milano – E' crollato negli ultimi dieci anni il consumo di frutta e verdura sulle tavole degli italiani, che mangiano sempre di più fuori casa. I dati sulle abitudini alimentari presentati al convegno di Milano sugli stili di vita degli europei dimostrano un allontanamento dai tradizionali consumi della dieta nazionale. Nell'arco di due soli lustri, il consumo di frutta almeno una volta al giorno è passato, ha spiegato Edi Sommariva, direttore generale della Fipe, dall'85,4% degli italiani al 76,8%. Stesso destino per le porzioni di ortaggi. Gli italiani che li scelgono una volta al giorno sono scesi dal 48,2% al 38,1%. Anche il più salutare condimento a crudo con olio d' oliva ha subito una piccola riduzione di due punti circa e poco di meno (-1% circa) il consumo di pesce. Gli italiani, poi, si attestano primi in Europa nel consumo annuo di pasti fuori casa: nel 2001 ne hanno consumati 5 miliardi e 300 milioni circa. Seguono il Regno Unito, con quasi 4 miliardi di pasti, e la Germania, con 3 miliardi e mezzo. Ed il pasto fuori casa continuerà a crescere anche nei prossimi anni. Oggi il 30% del totale dei consumi alimentari avviene in mense, ristoranti, tavole calde e bar. Nel 2030 per scelta o per necessità si arriverà al 46% circa. Sulla base di queste indicazioni, gli esperti presenti a Milano stanno riflettendo su come i pubblici esercizi possano contribuire a migliorare le scelte alimentari degli italiani, ma anche degli europei. Un'esperienza sottoposta all'attenzione dei tecnici è quella realizzata in Italia, che vede gli esercizi realizzare menù sempre più salutari e con indicazioni nutrizionali per aiutare il consumatore nella scelta del prodotto più adatto alle proprie esigenze. Il «bollino blu» per bar e ristoranti è già partito in via sperimentale in alcuni locali. Sommariva ha anche annunciato il progetto appena avviato di un concorso per i locali che realizzano azioni ed iniziative per allontanare i giovani dal consumo dell'alcol: drink alla frutta da sostituire ad altri prodotti con base alcolica e chiare indicazioni sul divieto per gli under 18 di bere alcol.
Per rendersi cont