25 giugno 2014

Dati Istat. Boom delle vendite alimentari ad aprile. Ma nessuno è d’accordo

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Dati positivi per le vendite alimentari in Italia nel commercio al dettaglio. Quanto meno ad aprile, sia nel confronto con lo stesso mese del 2013 che rispetto a marzo dell’anno corrente. L’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra un complessivo +0,4%. Scendendo nel dettaglio delle vendite alimentari, aprile chiude con +1,2% rispetto al mese precedente e con un 6,7% rispetto allo stesso mese del 2013.

Per quanto riguarda i canali distributivi, in generale sia le vendite della grande distribuzione che quelle delle piccole superfici, fanno segnare un +5% le prime e un +0,4% le seconde rispetto ad aprile del 2013. Nel settore alimentare la grande distribuzione cresce del 7,9%, del 3,5 le piccole superfici. La migliore performance è dei discount alimentari (+8,5%), poi ipermercati (+5,7%) e supermercati (+4,7%).

«Un'illusione ottica dovuta alla Pasqua, non canterei vittoria». Questo il commento di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad su twitter. Ma non è il solo a guardare con sospetto e senza particolare ottimismo i dati Istat. Anche Coldiretti, per esempio, sottolinea come il dato di aprile sia falsato dalla collocazione della Pasqua, differente rispetto al 2013. Sulla stessa linea anche Confcommercio, per la quale è troppo presto per annunciare una ripresa definitiva dei consumi. Molto critiche le posizioni di Federconsumatori e Adusbef: “non ci convince l’ipotetica spinta data dalla festività pasquale, i cui consumi, secondo quanto rilevato dal nostro Osservatorio hanno registrato una contrazione del -13,8% rispetto alla Pasqua 2013. Sorge il dubbio che i ricercatori siano già andati in vacanza in qualche ricco emirato e abbiano inviato da lì le rilevazioni, spacciandole per stime relative all’Italia”.

Scettico anche il commento della Cia – Confederazione italiana Agricoltori: “Nel primo quadrimestre del 2014 le vendite dei prodotti alimentari registrano una flessione dello 0,5 per cento, cedendo nei piccoli negozi (-2,3 per cento) ma anche in supermercati (-0,7 per cento) e ipermercati (-1 per cento). Per questo il “boom” di aprile (+6,7 per cento) non basta a invertire il trend complessivo, che resta negativo, tanto più che l’incremento record è “gonfiato” dall’effetto Pasqua con una spesa per la tavola stimata in poco più di un miliardo di euro”.

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