Ingrosso

09 settembre 2025

Dai mercati: uva abbondante, angurie a prezzo dimezzato

2020

“Dobbiamo ancora capire se mangiare ancora angurie o passare alle castagne, in ogni caso siamo preparati e abbiamo entrambe”. Sono le parole di Gianpaolo Forcina dal mercato di Fondi - è presidente locale Fedagro e numero uno dei giovani dell’associazione nazionale - che riflettono la stagione di mezzo dove le temperature ancora elevate fanno proseguire i consumi della frutta estiva. Sul tema l'analisi di Luca Zanon, presidente Fedagro Vicenza.  

A Fondi riparte con la produzione locale, uva tra 1 e 2 euro 

Il giovane imprenditore Forcina offre il quadro della situazione del mercato di Fondi: “Forte instabilità meteo  nel senso che è ancora estate ma abbiamo iniziato con ortaggi autunnali ma c’è da capire l’evoluzione del meteo”. 

Fondi è un’importante piazza per gli ortaggi ma iniziamo dall’uva: “Abbiamo prodotto siciliano e pugliese, non manca l’offerta e non c’è una grandissima richiesta, neanche per l’esportazione. Per quanto riguarda le quotazioni partiamo da 1,40 a 1,60 euro il chilo”.  

Si inizia con il pak-choizucchine a 0,80/1 euro

Dall’Abruzzo all’Agro Pontino: “Siamo partiti con il nostro punto di forza: il pak-choi e la mayruben (rapa bianca tonda) che da metà ottobre si esporta fino a maggio, oggi serviamo i mercati del Nord Italia. Sempre dall’Agro Pontino partiamo a breve con le carote a mazzi e i ravanelli in questo modo la clientela si sposta sui nostri territori”. Insomma, via con le produzioni locali. 

Le zucchine? “Hanno avuto un mercato debole, ora si sta ripartendo con merce fresca con la romanesca scura per cui si stimano ottimi risultati. le quotazioni vanno da 0,80/1 euro. Poi scarola, indivia,  radicchio tondo e lungo stanno avendo già una buona risposta da inizio settembre e rappresentano con i pomodori il 70% del mercato. Le quotazioni dei pomodori: ciliegino 2,30/2,40, datterino 2,50, grappolo da 1,50 fino a 2 euro per una buona qualità. 

Da Vicenza: prezzo rigido per pesche e nettarine 

Al mercato di Vicenza il giovane imprenditore Luca Zanon, presidente Fedagro Vicenza, fa una sintesi della situazione di mercato. Iniziamo da nettarine e pesche: “I prezzi sono sostenuti, mai calati durante tutta la stagione, ma consumi bassi e qualità altalenante con diverse problematiche alla produzione”. Per quanto riguarda le quotazioni si parte da 1 euro per i calibri più piccoli fino ai 3 per quelli più grandi. Il prodotto tardivo?  “Quello siciliano si conferma buono, sano, con buone qualità organolettiche, il nocciolo si stacca dalla polpa, ma manca calibro”.  

Angurie? La metà del prezzo dell’anno scorso 

Angurie? ”Hanno pagato 4 anni di crescita e di consumi buoni, prezzi in rialzo e nuova attenzione alla qualità. Ma  quest'anno il clima ha compromesso  ogni ragionamento  sia a livello di produzione sia a livello di consumo, siamo a  metà delle quotazioni dell’anno scorso: 1,50 con il top  mentre quest’anno ci si ferma a 70/80 cent; la fascia bassa sempre in linea sui 30/40 cent per un prodotto discreto ma l’anno scorso si aveva una compensazione tra le due tipologie di prodotto. Quest’anno si sono avuti problemi di scarto”.  

I meloni? “L’anno scorso bella stagione, prodotto sempre più costante, oggi le quotazioni vanno da 1 euro a 2,50 per l’extra e anche qui sono prezzi che si sono tenuti per tutta la stagione”. 

Uva Italia e Pizzutella scontano problemi alla produzione per la siccità 

Sull’uva abbiamo assistito al "buon avvio della Vittoria” ma oggi si registrano  “problemi importanti alla produzione per problemi di siccità per Italia e Pizzutella con  troppa ruggine e  acini piccoli". I prezzi: “Una Pizzutella buona, ma è poca, può superare i 3 euro, l'Italia  sui 2,50  e poi le seconde su 1/1,20. La senza semi sui 4 euro il chilo”. 

Zucchine e patate

Sulle “zucchine una campagna molto altalenante per  tutta l’estate con i prezzi che si scaldano e poi si raffreddano”. Sulle montagne russe. Le patate? “C’è produzione, ma anche problemi di funghi, poco margine per i produttori”. 

I kiwi da Nuova Zelanda e Cile

Ci spostiamo in altri mercati e altri prodotti. I kiwi dalla Nuova Zelanda con la varietà Sun Gold raggiungono un prezzo medio di 5,6 euro il chilo. I kiwi  verdi, confezionati in doppio strato e di categoria extra, quotano intorno ai 4,4 euro. I kiwi provenienti dal Cile rappresentano un’alternativa più economica. Quelli con pezzatura 25/27 e confezione da 10 chili si attestano su un prezzo medio di 3,3 euro, mentre la pezzatura più piccola (30 pezzi) scende leggermente di qualche centesimo. 

Castagne e melograni a Verona

Iniziano a prendere posto nei banchi i primi frutti autunnali con le prime castagne che quotano dai 5 ai 6 euro il chilo e i melograni dai 3 ai 3,5 euro il chilo.

Le susine si presentano con un ventaglio di prezzi che riflette la varietà dell’offerta, la provenienza e la qualità del prodotto. Tra le più pregiate spicca la Regina Claudia di origine francese con l’extra che raggiunge un prezzo medio di 3 euro il chilo, con la prima categoria si scende sui 2,4 euro.

La varietà Angeleno, confezionata in padelle e di categoria 1, mantiene un buon profilo commerciale con un prezzo medio di 1,9 euro. Le susine Fortuna, provenienti dalla Campania e vendute in cestini, si collocano leggermente più in basso, intorno a 1,55 euro.

Le susine Stanley, di produzione locale, vedono la seconda a circa 0,9 euro il chilo, mentre con la prima si sale sopra l’euro. Anche le susine rosse campane, confezionate in cestini e di categoria 1, si posizionano con un prezzo medio analogo.

Quotazioni agrumi tra Cesena e Torino

Le quotazioni degli agrumi continuano a riflettere dinamiche stagionali e logistiche con la presenza di prodotto dall’emisfero sud. Vediamo le quotazioni  nelle piazze di Cesena e Torino. Le arance Navelina provenienti dal Sud Africa si attestano su valori piuttosto contenuti, con prezzi all’ingrosso che oscillano tra 1,20 e 1,60 euro il chilo a Cesena, mentre a Torino si mantengono tra 1,30 e 1,40 euro. 

Sul mercato dei limoni è ancora tempo della varietà Eureka dall’Argentina. I limoni argentini, si collocano su una fascia di prezzo compresa tra 1,60 e 2 euro a Cesena, mentre a Torino raggiungono valori leggermente superiori, fino a 2,20. Sempre nell’emisfero sud con i limoni sudafricani, che a Cesena toccano punte di 2,40 euro, mentre a Torino limoni si mantengono in una fascia tra 2 e 2,20 euro

Sul fronte dei pompelmi quelli  gialli sudafricani si mantengono su valori stabili, tra 1,40 e 1,50 euro il chilo a Torino, mentre quelli rosati mostrano una maggiore variabilità a Cesena, dove si registrano prezzi tra 1,40 e 1,80 euro. 

Potrebbe interessarti anche