Ingrosso

21 ottobre 2025

Dai mercati: clementine a 1,50/2 euro, uva sopra 1,50

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Non mancano le giornate di sole che rimandano alla primavera, ma si inizia ad accendere il riscaldamento e il consumo sta virando sempre più verso le referenze autunnali. Prendono colore le clementine calabresi e pugliesi che quotano sui mercati anche sopra i 2 euro quando c'è qualità e calibro grande. Inizia a smuoversi, seppure con valori al ribasso rispetto alla campagna precedente, le castagne così come i cachi. Tiene il prezzo delle uve

La Sicilia dopo la fine delle campagne locali degli ortaggi diventa protagonista sul filone ortaggi. Questa settimana il contributo sulle dinamiche di vendita all'ingrosso toccano il Nord con il mercato di Torino e il Sud con quello di Bari. 

A Bari ottobre positivo con clementine, mele e cachi 

Pino Lucatorto è imprenditore e presidente locale di Fedagro, l'associazione dei grossisti, e giudica positivo il mese di ottobre grazie al ricambio merceologico. "Abbiamo lavorato per i primi venti giorni, c'è un leggero calo a partire da lunedì". Il fisiologico calo dell'ultima decade del mese, un tempo era la quarta settimana, ma "vendiamo bene".  

"Si sta lavorando, nonostante le condizioni non certo ottimali del mercato con tutte le problematiche infrastrutturali che soffriamo ormai da anni, con la nuova produzione di mele e clementine che hanno permesso di aumentare i volumi. I dettaglianti e i piccoli grossisti richiedono l'assortimento completo per le mele dove c'è tanta scelta. La Golden resta la più venduta, ma in Puglia c'è forte richiesta della varietà Fuji, molto apprezzata". 

Riepilogando a Bari vanno per la maggiore cachi, mele e clementine. I primi sono campani "con quotazioni da 1,30 a 1,80 euro il chilo. Sulle clementine si misura una forbice da 1.80 a 2.20 euro il chilo e parliamo di prodotto pugliese. Sugli ortaggi il Ciliegino siciliano questa settimana quota da 1,50 ai 2 euro, il Grappolo massimo 1,80 mentre si vende intorno ai 3 euro il datterino". 

Le zucchine? "Soliti alti e bassi, un giorno schizza in alto poi e crolla in poche ore".  

A Torino bene le castagne da 3 a 4,50 euro, uve da 1,50 a oltre 2,50 per le senza semi

Si cambia decisamente clima a Torino dove non a caso Giancarlo Gianusso, responsabile del listino prezzi del Caat, esordisce sul tempo. "Le temperature stanno scendendo e così inizia a crescere la domanda di castagne, dei  cachi e delle prime clementine che ora hanno iniziato a prendere colore"

Partiamo dalle  castagne "con i calibri piccoli dai 3 fino ai 4,5/4,8 euro per quelli più grandi, si sfiorano i 5 euro con i marroni. Sono quotazioni dettate e influenzate dall’abbondanza di prodotto. I cachi, altro prodotto di stagione, partono da 1,20 per approdare fino a 2,50 euro  con prodotto da Campania  ed Emilia Romagna, quest'ultimo con quotazioni più sostenute".

Le uve da un euro per la seconda fino a oltre 2,50 per la senza semi 

Siamo in piena stagione per l'uva che presenta una gran varietà di prodotto. "Con l’uva Italia si parte dalla seconda categoria a un euro, con la prima categoria si sale a 1,50 a 1,60 euro mentre per prodotto extra si arriva ai 2,40 euro mentre la varietà Pizzutella quota 1,80/2 euro il chilo. Infine la senza semi bianca quota  sui 2,50  euro per un prodotto di prima categoria, qualcosa in meno per la rosata". 

Fino a 2 euro le clementine calabresi

Gianusso introduce le clementine che "iniziano a prendere quota con il  prodotto nazionale. Quello con foglia calibro 3 quota intorno a 1,60/1,80 euro il chilo mentre con il calibro 2 si sale a 2 euro. Origine prevalentemente calabrese, ma c’è anche origine spagnola". 

Pronti con le zucche di Halloween, il pomodoro Cuore di Bue extra fino a 3 euro il chilo

Buon movimento per le "zucche di Halloween ornamentali  sui 0,80/0,90, poi per il prodotto da mangiare c'è la varietà  Delica da 1 a 1,20 euro il chilo, la Butternut e la Violina tra 0,70 e 0,90 euro. Le zucchine scure  calibro medio  da 1,20 a 1,40 euro il chilo, per quelle piccole (calibro 7/14) in padella si sale sopra i 2 euro. Il pomodoro Cuore di Bue extra arriva fino ai 3 euro il chilo, da 1,60/180 il Grappolo italiano,  infine il Ciliegino quota intorno a 1,80/2 euro il chilo". 

Limoni sopra i 2 euro, ancora prodotto sudafricano 

I limoni Primo Fiore siciliani si attestano tra i 2 e i 2,20 euro il chilo, leggermente più cari rispetto a quelli spagnoli, che oscillano tra 1,80 e 2 euro, mentre gli Eureka sudafricani si mantengono su valori più contenuti, tra 1,70 e 1,80 euro il chilo. Fichidindia fino a 2,40 euro, fragole tra 6 e 7 euro 

I fichidIndia siciliani, nella varietà Bastardoni, variano sensibilmente a seconda del calibro: si parte dai 2,40 euro il chilo per i frutti più grandi (calibro 12), fino a scendere a 1,30 euro per quelli di calibro 18. I piccoli confezionati in vaschette si collocano tra 1,20 e 1,30 euro il chilo. Le fragole trentine, in vaschette, quotano tra 6 e 7 euro il chilo.

I kiwi con prodotto italiano, greco e Zespri dalla Nuova Zelanda, i gialli dai 3 ai 5 euro   

Sul fronte dei kiwi, la varietà Gold italiana (120-130 grammi) si posiziona tra 3 e 3,20 euro il chilo, mentre quelli Zespri dalla Nuova Zelanda, di calibro inferiore, raggiungono i 5,20 euro. I verdi  italiani si mantengono tra 2,30 e 2,50 euro, mentre gli Hayward greci si attestano tra 2,50 e 2,70 euro. Più costosi gli Hayward Zespri neozelandesi, con quotazioni tra 4,00 e 4,20 euro il chilo.

Le susine Stanley italiane si vendono tra 1,20 e 1,40 euro il chilo, mentre quelle moldave si collocano tra 1,30 e 1,40 euro.

Cipolle intorno a 1 euro, patate sui 0,50 euro il chilo

Le cipolle rosse di Tropea, in trecce, spuntano prezzi tra 1,80 e 2 euro il chilo. Le tonde bianche italiane, alla rinfusa, si aggirano tra 0,90 e 1 euro, mentre le dorate, sia in casse che in sacchi, si mantengono tra 0,80 e 0,90 euro. Le tonde rosse italiane, in casse, raggiungono anche 1,10 euro il chilo.

I cipollotti bianchi, venduti in mazzi, si collocano tra 2 e 2,20 euro il chilo.

Le patate gialle italiane, in casse, si vendono tra 0,55 e 0,60 euro il chilo, mentre quelle in sacchi si fermano tra 0,50 e 0,55 euro. Le patate gialle tedesche, sempre in sacchi, risultano più economiche, tra 0,25 e 0,35 euro, seguite da quelle olandesi, tra 0,45 e 0,50 euro. Le patate rosse italiane, in casse, si posizionano tra 0,60 e 0,70 euro il chilo.

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