Ingrosso

02 settembre 2025

Dai mercati: Angurie ancora a pochi cent, tengono i meloni

1251

Nei mercati all'ingrosso la campagna delle angurie si avvia alla conclusione, salvo eventuali colpi di coda dovuti a un ritorno delle alte temperature. La stagione, partita con buone premesse, ha però registrato consumi contenuti e quotazioni basse nelle ultime settimane, come evidenziato la scorsa settimana. 

Il grosso del prodotto si colloca su fasce di prezzo molto basse, pochi cent il chilo per le partite comuni. Resistono le angurie di marca, che superano l’euro il chilo, ma il calo coinvolge l’intero comparto. Tengono i meloni, seppure con un'ampia forbice di prezzo. 

Iniziano a calare i prezzi dei pomodori ma anche delle uve con la Vittoria poco sopra l'euro, le senza semi vanno oltre i 2 euro il chilo. Questa settimana myfruit.it ha contattato Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità del Mercato Ortofrutticolo di Verona, e Sebastiano Vendramin, venditore dell'azienda Agricola Lusia Group Treviso. 

A Treviso la transizione di mezza stagione, fanno fatica gli ortaggi

“La nostra offerta è ancora estiva,” spiega a myfruit.it Sebastiano Vendramin, venditore dell'azienda Agricola Lusia Group Treviso , “ma il clima è già cambiato” Il bacino d’utenza turistico, che in estate si estende da Venezia a Lignano e fino alle zone montane del Brennero e delle Prealpi, si sta ritirando. “Con il bel tempo si può lavorare bene fino al 10 settembre, ma quest'anno  il clima restringe presenze e vendite".  Il ritorno alla vita quotidiana è lento: i consumi sono contenuti, le mense aziendali non sono ancora a regime e anche la ristorazione locale, registra un’attività ridotta. “Confidiamo negli eventi di settembre per dare un po’ di slancio,” aggiunge.

Gli ortaggi in generale faticano: "I cavolfiori si vendono poco, le zucchine, dopo un breve risveglio, hanno subito un calo con l’arrivo di nuova merce. Quotano con valori tra 0,80 e 1 euro il chilo. Il pomodoro datterino tiene il prezzo, mentre il Cuore di Bue è fermo". 

Al mercato di Verona si è aperto in positivo, andamento lento ma dinamiche costanti

“La settimana si presenta leggermente positiva”, dice Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità del Mercato Ortofrutticolo di Verona. “Probabilmente siamo all’inizio di un cambiamento, ma al momento non si registrano grossi movimenti. Il mercato resta lento, pur mantenendo una dinamica costante”.

"Tra i prodotti in ripresa, si segnalano i finocchi, con quotazioni che variano da 1,20 a 1,50 euro il chilo, in base alla qualità. Anche le zucchine mostrano segnali di rialzo, complice una riduzione dei quantitativi disponibili e l’assenza di alcuni lotti locali a causa del clima - spiega Bonizzi - Le zucchine medie, calibro 14/21,  si attestano intorno a 1/1,10 euro il chilo, mentre quelle più piccole raggiungono 1,30/1,60 euro. Lo zuccone da esportazione, invece, resta stabile intorno a 0,60 euro il chilo.

Pomodori e peperoni in calo

Dopo aver toccato quotazioni elevate, i pomodori grappolo registrano un calo: il prodotto nazionale si colloca tra 1,80 e 2,00 euro il chilo, mentre quello olandese quota 1,50/1,60 euro il chilo. Anche i peperoni mostrano una leggera flessione: il giallo locale in doppio strato e il rosso si aggirano tra 1,20 e 1,30 euro il chilo, con il prodotto nazionale che mantiene un piccolo vantaggio di 0,10 euro il chilo. I cetrioli, invece, restano stabili a 0,60 euro il chilo". C'è poca domanda per questi. 

Angurie sempre a pochi centesimi, resistenti i meloni 

Le angurie sono il  prodotto che più hanno sofferto in queste ultime settimane. "Quotazioni dai 15 ai 20 centesimi, non alte anche per il prodotto di Mantova. Le confezionate in cartone e di marca possono superare 1 euro il chilo. I meloni hanno tenuto e tengono con prezzi che oscillano tra 0,80 e 1,20 euro il chilo, dimostrando una tenuta del mercato".

Pesche: tengono il prezzo, interesse export e prevalgono sulle nettarine 

"Le pesche in questo periodo provengono da diverse zone - Sicilia, Spagna e ancora la produzione locale - con quotazioni comprese tra 1 e 2 euro il chilo. Si registra un interesse crescente per la pesca tradizionale rispetto alla nettarina - aggiunge Bonizzi - L’export verso la Germania poi sta dando buoni risultati". Altro prodotto di stagione sono le susine, la varietà Stanley si attesta tra 0,80 e 1 euro.

Uve: la Vittoria a 1,30, le senza semi sopra i 2 euro 

Dal suo osservatorio Bonizzi osserva che "le uve mostrano un lieve ribasso: la varietà Vittoria è quotata a 1,30 euro il chilo, le uve senza semi superano i 2 euro il chilo, e l’uva Italia, disponibile in quantità limitate, si aggira intorno a 1,80/2,00 euro". Sul fronte frutta, le fragole provenienti dal Trentino e dalle zone montane veronesi si vendono tra 3 e 4,50 euro il chilo, con la qualità extra si può arrivare a 5 euro. 

Potrebbe interessarti anche