09 aprile 2015

“Cibus è Italia” pronto per Expo 2015

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Tra i 47 padiglioni di Expo terminati e ora giunti alla fase di allestimento finale c’è anche “Cibus è Italia”, il padiglione di Federalimentare e Fiere di Parma che ospiterà 500 aziende rappresentative del made in Italy agroalimentare. “La domanda di food & beverage italiano è in crescita esponenziale. Nel 2014 siamo cresciuti del 2,7%, ma il dato che vogliamo e possiamo raggiungere nei prossimi anni è a doppia cifra”. Ha introdotto così il suo intervento Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, durante la presentazione che si è tenuta a Milano mercoledì 8 aprile. presenti anche Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma e Felice Limosani, artista multidisciplinare e digital storyteller, al quale è stato affidato il compito di curare il look delle facciate esterne del Padiglione.

«Non abbiamo mai avuto in passato una collaborazione così stretta con il Ministero dello Sviluppo Economico come in questo momento» ha aggiunto, intervenendo poco dopo la telefonata del vice Ministro Carlo Calenda, che non solo ha ribadito l’importanza del padiglione all’interno di Expo, ma anche rilanciato il programma di iniziative del governo nel quadro del nuovo Piano straordinario per aumentare l’export italiano all’estero, negli Usa in particolare.

Un programma articolato, studiato anche grazie alle analisi della società di consulenza strategica Boston Consulting e che si articolerà da una parte in un’intensa campagna di advertising negli Usa, in particolare nei mercati di New York, California, Illinois e Texas, per spiegare la differenza tra i veri prodotti italiani e quelli che sfruttano l’italian sounding, e dall’altra in accordi con la grande distribuzione locale per aumentare il numero di prodotti italiani nel retail americano. Un investimento da 50/60 milioni di euro per consentire fattivamente ai buyer dalla Gdo a stelle e strisce di incontrare le aziende agroalimentari italiane di medie dimensioni che da sole hanno difficoltà a entrare in un mercato che ha un grande potenziale.

L’export è stato uno dei temi principali della presentazione, con la visione di alcuni dei dati presenti all’interno dell’Atlante Geografico del Food Made in Italy nel mondo e che confermano come nel mondo ci sia voglia di prodotti agroalimentari italiani. Nel 2014 l’export è arrivato a 34,3 miliardi di euro e l’obiettivo è quello di raggiungere i 50 entro la fine del decennio. Un settore che viaggia a velocità doppia rispetto al Paese, considerando che negli ultimi dieci anni il suo valore è aumentato dell’83,8%, il doppio rispetto all’export italiano in generale, che invece è aumentato del 46,1%.

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