Logistica e Trasporti

16 maggio 2025

Canale di Suez, è tempo di sconti

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Con l'obiettivo di rilanciare il traffico marittimo attraverso una delle arterie più strategiche del commercio globale, la Suez canal authority (Sca) ha annunciato un'iniziativa significativa: uno sconto del 15% sui pedaggi di transito per le navi portacontainer con una stazza lorda pari o superiore a 130mila tonnellate.

L’incentivo sarà valido per un periodo limitato di 90 giorni, ed è rivolto in particolare alle principali compagnie di navigazione che, negli ultimi anni, hanno preferito rotte alternative a causa dell’instabilità nella regione del Mar Rosso. L’obiettivo dichiarato è dunque evidente: incoraggiare il ritorno delle grandi flotte containerizzate sulla rotta più breve tra Asia ed Europa, sfruttando le mutate condizioni operative e le nuove garanzie di sicurezza nella regione.

Va infatti ricordato che, prima della crisi del Canale per via della situazione geopolitica, Suez rappresentava una delle infrastrutture logistiche più strategiche del mondo poiché dal Canale transitava circa il 12% del commercio globale e fino al 30% del traffico marittimo containerizzato tra Asia, Europa e Nord America.

In altre parole, il suo funzionamento ha un impatto diretto sui costi e sull’efficienza della supply chain globale. 

Perché le navi hanno abbandonato il Canale di Suez

La drastica riduzione del traffico marittimo nel Canale di Suez negli ultimi due anni è da attribuire principalmente all’acuirsi delle tensioni geopolitiche e militari nel Mar Rosso, un tratto di mare che precede l’ingresso meridionale del Canale e rappresenta uno snodo fondamentale lungo la rotta commerciale est-ovest.

Come più volte riferito da myfruit, a partire dalla fine del 2023, i gruppi armati legati ai ribelli Houthi dello Yemen hanno iniziato a compiere attacchi mirati contro navi commerciali — soprattutto quelle legate a interessi occidentali — utilizzando droni, missili e piccole imbarcazioni esplosive. Queste azioni, spesso rivendicate come rappresaglia per il conflitto in Medio Oriente, hanno creato un clima di costante minaccia per la sicurezza della navigazione, inducendo le principali compagnie di shipping (tra cui Maersk, Msc e Cma Cgm) a sospendere il passaggio attraverso Suez e a optare per la rotta più lunga e costosa attorno al Capo di Buona Speranza.

Il risultato è noto: maggiori tempi di consegna, incremento dei costi di carburante, ritardi nella catena logistica globale e congestione nei porti. Sebbene le autorità internazionali — comprese quelle militari — abbiano potenziato la sorveglianza e la protezione nell’area, molte compagnie hanno mantenuto una posizione prudente, in attesa di segnali concreti di miglioramento.

Sicurezza in miglioramento e ritorno alla normalità

Con questo annuncio la Sca intende quindi inviare un segnale rassicurante al mercato: le condizioni di sicurezza nella regione - a suo avviso - sono migliorate, poiché sarebbero stati intensificati i pattugliamenti navali, rafforzati i dispositivi di difesa costiera e ristabiliti corridoi sicuri per il passaggio delle navi.

Il Mar Rosso torna così a essere, secondo le autorità egiziane, una rotta percorribile, in grado di garantire tempi di navigazione ridotti e costi più competitivi rispetto alla circumnavigazione del continente africano.

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