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Packaging e Tecnologie

Kenia: gli ortaggi crescono meglio sotto i pannelli solari

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Autore Redazione

Risultati promettenti su cavoli, melanzane e lattughe coltivati all’ombra dell’impianto fotovoltaico

Anche nei mercati all’ingrosso italiani si trovano, si vendono e vengono apprezzati gli ortaggi del Kenia. A iniziare dai fagiolini che riscuotono un buon successo. Il paese africano punta sull’agricoltura e sull’agrovoltaico ovvero la sinergia tra produzione orticola e di energia da fonti rinnovabili. In questo caso un bene molto diffuso nel continente africano: il sole.

Il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato una ricerca nata da una collaborazione durata un anno tra l’Università di Sheffield, World Agroforestry e il Latia Agripreneurship Institute con sede a Kajiado. Uno studio con risultati promettenti per lo sviluppo agricolo nella contea semiarida di Kajiado, a 90 minuti di auto da Nairobi, la capitale del Kenya.

Coltivare sotto i pannelli, la forza dell’ombra

I pannelli solari non rappresentano una novità nel continente africano, dove raramente c’è carenza di sole. Lo è, invece,  la coltivazione  sotto i pannelli, un esperimento con prove così promettenti in Kenya che sarà diffuso in fattorie a campo aperto. Con l’agrivoltaico non si si produce solo energia solare, i pannelli vengono  utilizzati anche per fornire ombra alle colture in crescita, aiutando a trattenere l’umidità nel terreno e stimolando la crescita.

Un esempio? I cavoli coltivati ​​sotto i 180 pannelli solari da 345 Watt sono stati un terzo più grandi e più sani di quelli coltivati ​​in appezzamenti di controllo con la stessa quantità di fertilizzante e acqua. Altre colture come la melanzana e la lattuga hanno mostrato risultati simili. Anche il mais coltivato sotto i pannelli era più alto e più sano, secondo Judy Wairimu, agronoma dell’istituto.

Raddoppiare la produzione

“Volevamo vedere come si sarebbero comportate le colture se coltivate sotto questi pannelli”, ha affermato l’agronomo Wairimu. Ma c’è un’altra ragione pragmatica dietro la tecnologia: “Raddoppiare la produzione dello stesso pezzo di terra per generare energia e coltivare cibo può fare molto per aiutare le persone con risorse limitate“.

Secondo il dottor Richard Randle-Boggis, ricercatore presso il progetto Harvesting the Sun Twice dell’Università di Sheffield, l’iniziativa di prova determinerà il potenziale dei sistemi agrovoltaici nell’Africa orientale.

“Avevamo bisogno di costruire un sistema di prova per vedere se questa tecnologia fosse adatta alla regione“, ha affermato Randle-Boggis, ribadendo che, a differenza dei sistemi tradizionali l’agrovoltaico ha i vantaggi aggiuntivi di migliorare la sicurezza alimentare e idrica, rafforzare la resilienza delle persone alla crisi climatica e fornire elettricità a basse emissioni di carbonio. “I pannelli solari non solo riducono la perdita d’acqua dalle piante e dal suolo, ma la loro ombra mitiga parte dello stress sperimentato dalle piante a causa delle alte temperature diurne“.

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