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Sul web i prezzi del Centro Agroalimentare di Roma

Da febbraio il CAR fa chiarezza sui prezzi all’ingrosso nella capitale

http://www.romacaar.it/

«Mercati generali confronto su Internet» Parola di direttore   «Ogni notte i rilevatori inseriscono in rete i prezzi minimi e massimi dei prodotti»  

Aperto solo da due mesi il nuovo Car, il Centro agroalimentare sulla Tiburtina che ha sostituito i mercati generali dell?Ostiense, dovrebbe essere anche il nuovo «Osservatorio» della Capitale per il controllo dei prezzi di frutta, verdura e prodotti ittici. Ne è convinto l?amministratore delegato Massimo Pallottini, che annuncia che da febbraio i prezzi del Centro saranno in rete con quelli dei più importanti mercati italiani. In che modo tenete sotto controllo i prezzi all?ingrosso dei prodotti ortofrutticoli?
«Ogni notte ci sono dei rilevatori che inseriscono in rete i prezzi minimi e massimi dei vari prodotti. È un sistema di monitoraggio collaudato e applicato anche in altri centri agroalimnetari e si basa su un “paniere” molto ampio di prodotti, almeno 70, che vanno dalla frutta alla verdura, al pesce. Da febbraio inoltre saremo collegati con “Infomercati”, che è una sorta di osservatorio nazionale, così potremo raffrontare i nostri prezzi con quelli degli altri».
L ?utilità di tutto questo dal punto di vista del consumatore?
«Stiamo allestendo in modo definitivo un sito internet del Car, per cui tra 15 giorni ci si potrà collegare e chiunque potrà così controllare i prezzi all?ingrosso e fare poi i suoi raffronti con quelli al dettaglio. C?è poi da fare naturalmente un passo in più, per far capire ai romani quali sono i nostri prodotti di stagione, che sono in genere anche i più convenienti».
E quali sono a febbraio i nostri prodotti di stagione?
«Comincia il carciofo romanesco. Per cui ci saranno sia quelli con il marchio “Dop”, denominazione di origine protetta, sia “Igt”, indicazione geografica tipica. Per i prodotti da terra è inoltre la stagione del broccolo romano, dei broccoletti di rapa, del cavolfiore e della lattuga romana. Si trovano tutte le cicorie, compresa quella regina conosciuta come “puntarelle” mentre sta finendo il finocchio. Per la frutta è l?epoca del Kiwi, ormai “nazionale” perché coltivato ampiamente in provincia di Latina. Ed è l?epoca di mele e pere, che però arrivano dal nord, mentre dalla Calabria e Sicilia arrivano arance e clementine».
Ci sono stati aumenti nell ?ultimo periodo?
«C?è stata qualche leggera tensione all?inizio dell?anno e non su tutti i prodotti. Ma non grandi sbalzi e negli ultimi giorni c?è stata anzi una contrazione».
Il Centro agroalimentare può funzionare come calmiere ai prezzi?
«Funziona se si afferma come canale di acquisto privilegiato per chi poi vende al dettaglio. E non solo nei mercati tradizionali, perché dovremmo arrivare anche alla grande distribuzione. Ma l?ortofrutta incide sulla spesa degli italiani per il 3,5%, quindi non è pensabile che possa influire sul caro-vita».
I romani potranno venire sulla Tiburtina a fare acquisti come era tradizione ai mercati generali?
«Noi adesso apriamo adesso al pubblico un giorno la settimana, il sabato mattina. Ed è mia intenzione andare avanti su questa linea dell?apertura al pubblico, anche se non è il nostro principale obiettivo».
 
L. Gar.   
Cronaca di Roma   Corriere della Sera  

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