Termeno. Prezzi remunerativi all’asta di lunedì scorso
Gala, una mela che piace
u.f.
TERMENO. In pochi anni la mela Gala ha assunto un ruolo primario anche quantitativo nella produzione in Bassa Atesina: ormai si viaggia nell’ordine dei 10 mila vagoni anno su scala provinciale. È un cultivar che matura in agosto e che nella nostra zona si trova nei suoi diversi mutanti: Regal Prince, Mondial Gala, Galaxi Gala, Obrogala che si differenziano anche per le colorazioni più o meno intense. A differenza di altre qualità, vedi la Gloster le cui apparizioni tra i frutteti sono state di breve durata, la Gala ha conquistato via via un mercato sempre più intenso con conseguente crescita. In passato ha sempre spuntato prezzi soddisfacenti ed anche quest’anno, dai dati che risultano dalle aste frutta di Termeno, i livelli raggiunti dalle varie partite registrano apprezzabili quote. Lunedì 19 agosto sono state contrattate all’asta di Termeno alcune centinaia di «partite» di Gala per un totale di 260 mila chili, pari al 90% della merce offerta. Per le partite con calibro oltre il 70 sono stati spuntati prezzi che vanno da 0,41 a 0,49 euro, mentre per pezzature al di sotto del 65 si è rimasti tra gli 0,33 e gli 0.39 euro. Sono prezzi indicativi del mercato attuale che comunque significano un andamento generale per quanto riguarda le mele relativamente remunerativo, tenuto conto delle spese sostenute dal frutticoltore che incidono sempre più pesantemente per il lievitare dei costi di lavoro e trattamenti. Trattandosi di un’asta, il quantitativo di ogni partita conferita di mele variava tra i mille e i duemila chili segnando anche partite che non superavano i 250-300 chili. Ma spesso proprio le piccole quantità spuntavano prezzi maggiori per la pezzatura omogenea e per il colore. Oggi si parla ancora del primo stacco; si dovrà poi vedere come risponderà l’asta quando arriveranno i secondi raccolti.
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