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Il gelo taglia i raccolti ortofrutticoli

Pesanti perdite in Puglia e in Friuli Venezia Giulia

Ismea: (10) – Meno 50-70%. Di questa entità sono le perdite di cui dovrebbe risentire la produzione ortofrutticola nazionale. Secondo le prime stime effettuate da Ismea e discusse oggi al Parlamentino del Ministero delle Politiche agricole e forestali dal Capo del Dicastero, Gianni Alemanno e dal Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, l’ondata di gelo che ha investito l’Italia e gran parte dell’Europa a partire dalla terza settimana di dicembre ha determinato pesanti perdite e danni all’agricoltura. In particolare, sempre secondo l’Ismea, i prodotti più danneggiati sono stati i cavolfiori, le insalate, i radicchi, i carciofi e le zucchine, le cui disponibilità, considerando anche le alte percentuali di scarto, si sono ridotte in alcune zone fino all’80%.

Problemi si segnalano anche per le produzioni in serra. Secondo gli agricoltori di Lazio e Sicilia – regioni che insieme rappresentano una grossa quota della produzione serricola nazionale – l’ondata di gelo ha provocato seri danni in tutte le aree, soprattutto a scapito delle colture protette provenienti da strutture inadeguate ad affrontare eventi climatici insoliti come quelli attuali.

A livello regionale, le maggiori perdite di produzioni orticole autunno-vernine si avrebbero in Puglia, con punte dell’80% nel Brindisino. Pesanti infine gli effetti delle gelate sui prodotti orticoli in pieno campo anche in altre regioni italiane, con gravi danni in Friuli Venezia Giulia e in Sardegna, soprattutto nel Cagliaritano.

Comunicato stampa Ismea – Roma, 22 gennaio 2002

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