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Logistica e Trasporti

Autostrade e porti liguri da bollino rosso h24, nessuna soluzione al vaglio

Il comitato San Cristoforo chiede il commissariamento. Trovati, in extremis, 270 stalli per tir, fermo il progetto dell’autoporto

C’è chi lo ha definito girone dantesco, c’è chi parla di Via crucis: da circa due anni le autostrade liguri sono da bollino rosso h.24, sette giorni su sette. E l’arrivo dell’estate non ha fatto che peggiorare le cose: sono giorni di passione per il trasporto merci, il traffico in autostrada e nei porti è in tilt, i camion fermi per ore sono centinaia. Gli autisti, lo si è visto nei giorni scorsi, sono esasperati, tanto che succede che scendano dai veicoli, minacciando di lasciarli per strada. Ma quali sono le soluzioni al vaglio? Poche, forse nessuna, tanto che il comitato San Cristoforo chiede che il sistema ligure venga commissariato. Nel frattempo, in extremis, sono state trovate due aree di sosta per i camion in arrivo al porto, si tratta di 270 stalli. E’ una soluzione temporanea, in attesa che si sblocchi il progetto dell’autoporto.

L’autostrada è una Via crucis

Per toccare con mano i disagi, è sufficiente andare sul sito di Autostrade per l’Italia e prendere in esame le chiusure imminenti previste (entro le 20.00 di domani) di alcuni tratti autostradali liguri: sulla A7, Serravalle-Genova, sono cinque, sulla A10, Genova-Savona, sono 11. Ed è prevista una chiusura sulla A12, Genova-Sestri Levante, e un’altra sulla A26, Genova-Voltri-Gravellona Toce. D’altro canto, che il caos sulle autostrade liguri regni sovrano tutti i giorni era già chiaro lo scorso anno, quando ci fu il caso emblematico della Juventus che decise di portare la squadra in aereo da Torino a Genova, 180 chilometri di distanza.

Caos nei porti liguri

Ed è caos anche nei porti. Solo un paio di giorni fa alcuni inconvenienti tecnici al terminal Sech hanno fermato ancora una volta i camion:  le ripercussioni del traffico si sono registrate sull’A7, A10 e A12. Come hanno ricordato Trasportounito e Fai Conftrasporto, non si tratta di un caso isolato: qualche giorno prima un altro terminal bloccato, questa volta a Calata Bettolo. Il problema – hanno fatto notare le associazioni dell’autotrasporto – è infrastrutturale: sono infatti aumentati gli sbarchi dei contenitori, il che ha messo in evidenza l’inadeguatezza delle infrastrutture a terra per accoglierli. Non va meglio al porto di La Spezia, dove l’Autorità ha stabilito standard minimi di servizio per il funzionamento dei varchi e la regolazione del traffico su gomma in entrata e in uscita.

AAA, cercasi commissario

Secondo il comitato San Cristoforo, che rappresenta Assiterminal (l’Associazione nazionale dei terminalisti portuali), Cna regionale e provinciale  (Associazione di rappresentanza degli artigiani e delle piccole e medie imprese), Trasportounito (in rappresentanza del mondo dell’autotrasporto) e Usarci Sparci (Sindacato ligure degli agenti di commercio), la paralisi, in Liguria, ormai è la regola: il sistema autostradale è andato in tilt e solo provvedimenti di assoluta emergenza potrebbero consentire di arginare una frana che sta provocando danni irreparabili al tessuto economico ligure, al diritto alla mobilità e alle categorie (in primis gli autotrasportatori) costretti a pagare il conto derivante dalle code ormai quotidiane, dai ripetuti incidenti e dai blocchi provocati dai numerosi cantieri aperti sulle autostrade. Pertanto, il comitato ha rilanciato la richiesta dell’immediata nomina di un commissario che prenda il timone dell’intero tronco autostradale ligure: “Anche se il silenzio delle istituzioni è assordante, i tempi sono ormai palesemente ed evidentemente maturi – sottolineano i vertici del comitato San Cristoforo – per un provvedimento globale che consenta di intervenire sull’intero sistema anche programmando in modo diverso ed emergenziale calendario e apertura dei cantieri in autostrada”.

Genova trova 270 stalli per camion

In questo scenario disastroso, però uno spiraglio c’è. Al fine di prevenire gli ingorghi all’ingresso dei porti, l’Autorità di sistema portuale e il comune di Genova hanno individuato due aree di sosta che possono ospitare fino a 270 camion. L’area più grande – circa 200 posti – sorgerà vicino a al terminal Psa Pra’; la più piccola – 70 stalli – sarà invece ricavata nella corsia di emergenza della soprelevata del porto. Ma come funzioneranno le aree? Quando le banchine saranno intasate, l’Autorità portuale comunicherà agli autisti dei camion che stanno uscendo dall’autostrada di sostare negli stalli prima di entrare nel bacino portuale. Si tratta comunque di una soluzione d’emergenza e temporanea, che lascia aperto il progetto dell’autoporto, ossia una struttura stabile, sicura e attrezzata per i veicoli industriali. Su questo fronte, però, non c’è al momento una soluzione condivisa, sono due le opzioni al vaglio: l’area dove sorge l’impianto dismesso dall’Ilva, contigua al porto, o l’area Fondega Sud dell’Eni, che sorge a Pegli vicino all’ingresso dell’autostrada A10.

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