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Ingrosso

Dai mercati: tempo di fragole e meloni oltre 3 euro il chilo

Fragole

Tengono il prezzo gli ortaggi siciliani, continua il consumo di rape, broccoli, cavolfiori e si vendono fave e piselli

Tengono il prezzo gli ortaggi  siciliani e si vendono ancora quelli invernali, ottima campagna per le fragole, finale spagnolo per le arance mentre  si affacciano tutte le primizie primaverili: dalle nespole alle fave e ai piselli. La Pasqua ha visto buone vendite nei mercati. buone quotazioni per i meloni siciliani.

A Catanzaro bene le fragole locali e gli ortaggi siciliani

Nel mercato calabrese Palmino Rotundo, presidente Fedagro Catanzaro,  scatta la fotografia delle dinamiche di mercato post Pasqua. C’è brio. “Si vendono con allegria gli ortaggi siciliani, un buon prezzo e senza rallentamenti.  Anche dopo Pasqua, abbiamo avuto due buone giornate”. Vedianmo i prezzi con prodotti di buona qualità: “La melanzana nera  intorno a 1 euro il kg, la  viola 1,50/1,60 euro. Si vende bene il pomodoro Pixel a 2,20/2,30 euro,  il ciliegino 2,50 e il pomodoro a grappolo 2,20 euro il chilo”. Prezzi significativi.

Lo stand di Rotundo al mercato di Catanzaro

Sul fronte agrumi il fine campagna delle arance è soprattutto spagnolo. “Per il prodotto italiano è rimasto un po’ di Valencia“. L’articolo che tira di più: “Le fragole calabresi si vendono bene e hanno tenuto il prezzo, non sono mai scese sotto i 3,50/4 euro il chilo. E’ soprattutto prodotto di  Vibo,  Pizzo e degli altri comuni vicini. Si è in piena raccolta”. Tira anche  “la cipolla fresca, sia Igp, intorno ai 2 euro, sia senza bollino a 1,40/1,50 euro il chilo. Un buon prezzo”.

Resistono le verdure invernali e i carciofi

“Le temperature non alte ci hanno permesso di vendere ancora bene broccoli, rape, cavolfiori ma pure i carciofi sia i locali sia pugliesi e siciliani a circa 0,25 a capolino. Tengono il prezzo anche i finocchi di Isola di Capo Rizzuto. Con gli asparagi si parte dai 4 euro dell’asparagina e si sta lavorando con le fave (1 euro), piselli (2 euro) e le patate siciliane, da Siracusa a Ragusa, intorno a 0,80/0,90 euro il chilo”.

Finale spagnolo per le arance

Gran presenza della Spagna nei mercati. La varietà tardiva Lane Late si vende con un calibro 6 poco più di un euro il chilo. Nei dettagli: Verona (1,05 euro), Bologna (1,40), Milano (1,10), Padova (0,90), Torino (1,10 euro il kg), Firenze (1,25). Il calibro 8 tiene il prezzo e quota anche 1,20 a Bologna mentre a Verona tocca 0,85 euro il chilo. Poi le ovali  siciliane in media  intorno a 1,30/1,50 euro il kg. L’ultimo Tarocco siciliano con il calibro 4  è abbondantemente sopra i 2 euro il chilo, mentre il calibro 6 è poco sotto i 2 e si difendono bene i calibri più piccoli che difficilmente molto sotto l’1,50 euro. Spagnole anche le clementine con la varietà Orri, prodotto anche israeliano, sopra i 2 euro.

I limoni vedono il solito derby Sicilia/Spagna con quotazioni da 1,20 a 1,60 euro il chilo.  I pompelmi arrivano da Israele, Cipro e Turchia con quotazioni in media intorno a 1,50 euro il chilo.

Melone siciliano oltre i 3 euro, ma si paga anche dal Marocco e Senegal

Ci sono diverse origini per il melone, quello siciliano strappa buone quotazioni: Bergamo (3,40 euro), Milano (3,50), Roma (3,30), ma anche quello del Marocco ottiene buoni risconti come a Milano dove si vende a 3,50 euro il chilo. Bene anche il prodotto dal Senegal a 3,10 euro il kg a Firenze. Sulle angurie c’è la quotazione di Cagliari con 1,50 euro il kg con prodotto di origine spagnola.

Asparagi verdi dalla Campania fino a 9 euro il kg

Buona offerta di asparagi di diverse regioni italiane con prevalenza Campania. La varietà verde va dai 5 ai 9 euro per il prodotto extra. Ecco alcune piazze: Torino (6,80 euro il kg), Verona (4 euro),  Firenze (7,50 euro),  Buone quotazioni anche per la varietà bianca, origine soprattutto Veneto  e in media le quotazioni sono sui 7/8 euro il kg.  L’asparagina è sui 3/4 euro mentre il selvatico sardo può quotare oltre i 20 euro il kg.

Il listino esotico: stabili avocado e ananas

Sempre avocado da Perù, varietà Hass con prezzi stabili che oscillano dai 4 ai 6 euro il chilo. Le quotazioni: Torino (4,90 euro), Bologna (6 euro), Firenze (5,40), Verona (4,80). Per la varietà Pinkerton dal Sudafrica al Car di Roma viene quotato 4,50 euro il chilo.
L’ananas gold con il formato sei pezzi e prodotto dalla Costa Rica vede queste quotazioni: Bologna (1,35; 1,60 euro il kg con maturazione in pianta), Firenze (1,45; 1,90 euro il kg con maturazione in pianta), Verona (1,10; 1,30 euro il kg con maturazione in pianta). Salgono le quotazioni per il sette pezzi siamo sui 3,40/3,60 euro il kg (Padova, Verona, Torino) ma si va anche oltre i 4 euro il kg a Roma dove tocca i 4,50 euro il kg mentre a Bologna quota 3 euro.

Mango, papaya e lime  con prezzi stabili 

Al mango brasiliano si è associato quello peruviano. Le quotazioni per il monostrato da otto pezzi via aerea presentano una forbice molto ampia dai 2 ai 3 euro il kg ma i prezzi possono arrivare a superare i 5 euro il kg a seconda della qualità. Vediamo i mercati: Roma (2,30/6,50 euro il kg dal Brasile), Torino (Perù 6,50/7 euro), Padova (Brasile 2,30/6 euro). Il frutto della passione è colombiano con le quotazioni medie dai 5 ai 6 euro il kg. La papaya è di origine brasiliana con una media sopra i 4 euro il kg. Brasiliano anche il lime a più strati con quotazioni in rialzo e sopra i 3 euro il chilo.

Il listino della frutta secca: poche nocciole, mandorle californiane

Poche nocciole all’ingrosso, sono presenti solo in tre mercati. A Bolzano c’è prodotto francese alla rinfusa che quota in media 6,50/6,80 euro il kg, quello italiano si vende a fruttivendoli e ambulanti allo stesso prezzo. Nel sito di Cagliari c’è merce dalla Campania a 5,20 euro il chilo. infine a Genova le nocciole francesi quotano4,1 euro il chilo.

Sulle mandorle i listini dei mercati offrono solo la quotazione del prodotto californiano. Le sgusciate extra alla rinfusa calibro 22/24 con la quotazione che oscillano dai 7,50 euro (Padova) ai 10,50 euro il kg di Firenze. Per le sgusciate calibro 20/22 dai 7,50 (Firenze) ai 10 euro (Reggio Emilia). Le pelate possono arrivare ai 12 euro il kg a Firenze con una media di 9/10 euro ma a Verona la quotazione si ferma a 6,50 euro il chilo.

Le noci si vendono anche a pochi euro

Le noci vedono la presenza di prodotto italiano con la varietà Lara che con calibro 34/36 viene quotata intorno ai 6 euro il kg, nel dettaglio i prezzi nei diversi siti: Roma (7,20 euro il kg), Rimini (5,80), Padova (5,25), Milano (5,20), Bergamo (6,30), Verona (3,70). Con Il calibro 36/38 si alza il prezzo, a Roma si superano anche gli 8 euro il kg. La Franquette francese alla rinfusa con il calibro 28/30 quota anche sotto i 2 euro, a Torino 1,90, per toccare massimo i 4 euro a Bergamo; il calibro 32/34 dai 3,50 ai 4,50 euro il kg. Infine la Chandler cilena supera i 4 e sfiora i 5 euro.

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