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Ingrosso

Grossisti di Aversa al Comune: “Risarcimento per mercato chiuso”

I Nas tre anni fa avevano messo i sigilli al sito per carenze sanitarie, colpa dell’amministrazione per i concessionari

Mercato ortofrutticolo chiuso, zero attività commerciale e alcuni grossisti chiedono, tramite un esposto alla Corte dei Conti, un risarcimento al Comune di Aversa,  siamo in provincia di Caserta, in Campania. Un centro agroalimentare dove da anni soffiano venti di protesta da parte dei concessionari che chiedono all’amministrazione il rispristino completo della struttura di via Europa.

I grossisti diffidano il Comune

“Da oltre tre anni (esattamente 41 mesi)  la ditta esponente ha cessato la propria attività di concessionaria di prodotti ortofrutticoli all’ingrosso nel mercato ortofrutticolo sito in Viale Europa, a causa e per l’effetto della chiusura dell’area in discussione disposta dai Nas di Caserta“. Questo si legge nell’esposto indirizzato agli amministratori comunali e alla Corte dei Conti.  In estrema sintesi i concessionari addebitano la responsabilità della chiusura alla mancata manutenzione e intervento del Comune per garantire le regole. A iniziare dal “garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie“.  Questa situazione ha provocato danni agli imprenditori che chiedono  un risarcimento.

Gli interventi del Comune

Cosa ha fatto il Comune dopo la chiusura?  Ha stanziato oltre 500mila euro che hanno permesso di ripristinare poco meno della metà delle funzioni. C’è ancora lavoro da fare e l’amministrazione promette che entro un mese e mezzo saranno aggiudicati i lavori per un importo da 880mila euro per completare i lavori.  Ma per i grossisti si è perso troppo tempo, si deve far presto e si chiede il risarcimento.

Degrado e finanziamenti nei mercati italiani

Il degrado di una parte dei mercati italiani è storia nota. Alcuni sono stati chiusi, ricordiamo il caso di Novara con lo sfratto degli ultimi grossisti che hanno ripreso l’attività in locali esterni, e per tanti servono seri interventi di riqualificazione. A Trieste il Comune vuole riutilizzare la sede attuale fronte mare per altre destinazioni, a Bari convivono due mercati ovvero quello antico e quello nuovo ma già terminato da tempo. Con i fondi del ministero sono stati finanziati una ventina di mercati, su 32 domande presentate e quindi in tanti rimangono fuori, ma c’è pure un dibattito che divide questo mondo. Da un lato i siti più grandi, riuniti nella rete Italmercati, che chiedono il finanziamento dei centri agroalimentari più strutturati. Ma in graduatoria non mancano importanti risorse destinate ai piccoli mercati.

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