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Ingrosso

Dai Mercati: catena del freddo nel nome della qualità

Mercato Genova

Investimenti e interventi per migliorare le strutture e i servizi nei siti all’ingrosso di Roma, Verona, Genova e Catania

La qualità del prodotto ortofrutticolo si può migliorare  ottimizzando la  logistica. Fondamentale è  il passaggio nei mercati dove negli ultimi anni ci sono stati degli investimenti sulla logistica e sulla catena del freddo. Bene, ma si può fare di più. Servono risorse come chiedono i protagonisti dell’ingrosso italiano che puntano sui finanziamenti europei  del Ricovery Fund per ammodernare la logistica in funzione della sicurezza e della qualità di frutta e verdura. Abbiamo incontrato in un mini-tour virtuale alcuni dei principali responsabili dei Centri agroalimentari italiani.

Un piano della logistica per migliorare la qualità del sistema

Fabio Massimo Pallottini

Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati

Fabio Massimo Palottini, presidente di Italmercati e alla guida del Car di Roma, è sempre in prima fila nel processo di ammodernamento dei mercati italiani. Ha rilanciato il piano della logistica al tavolo ministeriale, uno strumento utile per organizzare una distribuzione che risponda alle necessità attuali ovvero più sicurezza e qualità alimentare. “Sulla sostenibilità i mercati possono svolgere un ruolo fondamentale, sia nella logistica di lunga distanza, sia nei centri urbani per l’ ultimo miglio”.

Accanto all’impegno nazionale e internazionale per Pallottini c’è la responsabilità del Car come direttore generale: “Roma è diventata negli anni un riferimento, il mercato che più ha interpretato,  insieme a Verona, la funzione commerciale e logistica. Merito anche della posizione geografica; siamo all’incrocio di diverse rotte e quindi in una  posizione appetibile”. Sono diversi gli interventi di ammodernamento, a iniziare dalla catena del freddo: “Un intervento unico nel  panorama nazionale. Siamo  intervenuti sui posteggi  dei  grossisti per refrigerarli, progetto ambizioso e anche ampio. La realizzazione è in corso,  speriamo entro il prossimo anno di arrivare al 70%  della catena del freddo, un caso unico in Europa. Poi apriamo una nuova piattaforma logistica  refrigerata e destinata ad operatori”. Avanti tutta con questa nuova progettualità.

Paolo Merci da Verona: “Investiti 3,5 milioni”

Verona

Paolo Merci, direttore del Centro agroalimentare di Verona

Il direttore del mercato di Verona, Paolo Merci, a myfruit.it sottolinea l’importanza dell’organizzazione delle strutture della logistica, in particolare della catena del freddo. “E’ importante non interromperla. Noi siamo intervenuti  sulle tettoie nord e sud del mercato dove caricano i grandi acquirenti con un riparo per assicurare il posizionamento della merce. Una protezione, ma s’interrompe la catena del freddo”. Un miglioramento in ogni caso: “Rispetto a qualche mese fa un passo avanti, la seconda tettoia è stata inaugurata a fine agosto, abbiamo riscontrato un progresso nelle condizioni di conservazione in banchina”.

Servono nuovi fondi per altri investimenti

Il direttore Merci sottolinea la necessità di ulteriori investimenti: “Stiamo lavorando a livello di rete nazionale per chiedere risorse previste dal Recovery Fund per ammodernare le strutture. Dobbiamo pensare alla chiusura del mercato, al collegamento tra camion e magazzino di vendita, completare la coibentazione e predisporre i motori refrigerati”.
All’interno del mercato sono presenti tre piattaforme logistiche più un magazzino chiuso e refrigerato: “Dove si realizzano le condizioni di protezione del prodotto. Operano in modo autonomo, sono sempre aperte e funzionanti, si tratta di attività di supporto a quelle del mercato”. Gli interventi sono costati 3,5 milioni di euro: “Sono 1,6 milioni per le due tettoie e il resto per la copertura degli scivoli per i fruttivendoli”. E il futuro? “C’è un ipotesi progettuale con la costruzione  di un magazzino da 30mila metri quadri con tutta la catena  del freddo, un progetto da diversi milioni di euro la cui realizzazione è prevista nei prossimi tre anni”. Ammodernamento a favore della qualità dei prodotti che si associa a un processo di digitalizzazione già in atto su diversi fronti.

A Genova parla Vassallo: “Interventi sul porto”

Mercato Genova

Gianni Vassallo, presidente mercato di Genova

Un altro polo di riferimento per la distribuzione nelle regioni del nord è Genova. Incontriamo il presidente Gianni Vassallo e si parla subito di qualità dei prodotti: “Abbiamo da sempre certificazioni di tracciabilità, operiamo controlli sistematici e i nostri clienti hanno  prodotti certificati”. Accanto a questo sistema, citiamo anche le azioni di sensibilizzazione e di educazione alimentare con le scuole, vi sono gli investimenti nella logistica che nel capoluogo ligure è strettamente connessa al porto. “Rappresenta la nostra forza. Abbiamo lavorato alla catena logistica con la sistemazione e implementazione dei container in sinergia con le aziende direttamente collegate che si occupano anche dei servizi doganali”. Uno snodo importante per la filiera: “Da noi passano e sono lavorate, cito i dati del 2019, circa 362mila tonnellate di ortofrutta“.

Il  Maas a Catania punta sulle piattaforme 4.0

Emanuele Zappia, il direttore di Maas Catania sugli interventi della logistica a favore della qualità dei prodotti ricorda gli interventi portati avanti: “Abbiamo già avviato l’efficientamento energetico dentro le gallerie e  stiamo lavorando su altri progetti che riguardano il risparmio energetico. La finalità è  garantire la creazione di valore lungo le diverse filiere agroalimentari, un’efficace ed efficiente gestione strategica della catena di fornitura che si articola tra le attività dei piccoli e delle organizzazioni di produttori, degli operatori dei servizi di intermediazione, dei distributori e dei provider di servizi logistici”.

Per migliorare la qualità, quali sono gli interventi necessari? “Le imprese devono ammodernare il loro modello di business adottato nell’ambito del canale distributivo tradizionale e adeguarlo alla sfida del digitale in un’ottica di mercato globale. Il Maas si propone di contribuire alla realizzazione di un modello di business collaborativo, focalizzandosi sullo sviluppo di piattaforme distributive 4.0, al fine di mettere a punto nuovi servizi logistici e commerciali”. Un futuro 4.0, ma non solo: “Il Maas vede con grande interesse lo sviluppo della catena del freddo lungo tutto il percorso, dalla produzione alla vendita, comprese le fasi di trasporto. Allo stato attuale la nostra struttura non è  organizzata con  celle frigorifere a meno 18°, però siamo consapevoli che all’interno dell’agroalimentare  potrebbe essere un servizio di arricchimento”.

Al tema “Logistica e Qualità” è dedicato il webinar di myfruit.TV in programma il prossimo 18 dicembre alle ore 11.00. Iscrivetevi qui

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