Non solo una rete unita e coesa, ma l'altra metà della mela: una sfida concreta da dimostrare nei fatti per dare sostanza alla Ati di Spettacoli alla Frutta (Saf).
Questa l'estrema sintesi di “Un Mondo Sopra”, il secondo Simposio Saf ospitato da Melinda l'11 e 12 novembre scorsi in Val di Non. Un laboratorio di confronto per le 25 aziende di riferimento nella filiera ortofrutticola italiana che ne fanno parte, ma non solo.
Tra idee e strategie condivise, infatti, il gruppo ha riaffermato l’obiettivo di mettere l’ortofrutta al centro di un racconto culturale collettivo, moderno e coinvolgente.
Un laboratorio di idee e cultura di filiera
Questo appuntamento, come quello di giugno a Mantova, conferma come Saf sia più di un semplice progetto: è una comunità in crescita, che vuole trasformare l’immagine dell’ortofrutta da prodotto di consumo a vero e proprio simbolo di cultura, benessere e identità.
E il brand Melinda, espressione di qualità e innovazione, è una garanzia di reputazione che rafforza l’immagine e l’identità di Saf, anche se - come ha spiegato a myfruit.it il responsabile marketing Andrea Fedrizzi - "è l'insieme che fa la forza".
Andrea Fedrizzi
Un insieme che per ora comprende, appunto, mela Melinda, limone Almaverde Bio, barattiere Barattì, Consorzio Bestack, i Consorzi di tutela Carota Novella di Ispica Igp, Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp, Melone Mantovano Igp, Pomodoro di Pachino Igp, Pera dell'Emilia Romagna Igp e Ciliegia di Vignola Igp. E poi, ancora: peperone Cornelio, zucchina Crü, cetriolo Cucù, Dolce Clementina, finocchio Dolce Lucano, melagrana Lome Super Fruit, kiwi Jingold, melanzana Melanzì, insalata MisSalad, arancia rossa Oranfrizer Unifrutti, uva Piacere Viviana, anguria Perla Nera, fico d’India Sicilio, fragola Solarelli, pesche e nettarine Valfrutta Fresco.
"Nella Ati - ha precisato Fedrizzi - ci sono 25 aziende molto eterogenee, con tante idee e anche necessità diverse, però ce ne sono alcune che riguardano tutti, in primis la crisi dei consumi. Quindi, credo che ragionare insieme, pensare a progetti più o meno grandi, più o meno profondi, su cosa si possa fare a livello di settore per migliorare questa situazione sia doveroso".
Concetto sottolineato anche da Bruno Da Re, ospite al simposio e general manager del Trentino Volley, che ha ricordato come “la forza di un gruppo non si misuri solo con i risultati visibili, ma dalla capacità di condividere obiettivi e valori nel tempo”. Il percorso di Spettacoli alla Frutta per lui è chiaro: rafforzare una cultura di filiera che sappia arrivare ai consumatori, in particolare ai giovani, con un linguaggio nuovo, autentico e soprattutto capace di coinvolgerli.
Dietro le quinte: tra sfide e nuove energie
Aziende diverse, dicevamo, con differenze di vedute anche. Dopo tre anni dalla costituzione della Ati, qualcuna uscirà, qualche altra entrerà con nuovo slancio. E' naturale, quasi necessario in un percorso di crescita: sono le analisi dei risultati e le strategie future che lo impongono.
La sfida più grande, al momento, sembra la costruzione di una forte identità collettiva, che non sia semplicemente la somma dei singoli brand, ma una rete coesa e capace di comunicare un messaggio unico.
Servirà un coordinamento più strutturato e soprattutto l’individuazione di alcuni obiettivi condivisi su cui le aziende possano (ri)trovarsi e costruire il futuro.
"Ora dobbiamo ragionare, incontrarci serenamente e pianificare le nuove attività. Alcune andranno benissimo, altre meno, però tutto aiuterà a fare sempre meglio e a costruire qualcosa per il settore. Come Spettacoli alla Frutta, secondo me dobbiamo dimenticarci un po' la singola azienda e la singola marca, e imparare a pensare insieme", ha ribadito Fedrizzi.
All'orizzonte Marca Fresh 2027
Tra gli appuntamenti da definire per il prossimo anno ci sono i due simposi 2026, ma si sta già ragionando su un grande evento “ludico” a latere di Marca Fresh 2027, un’occasione da non perdere per mostrare al mercato la capacità della rete di fare squadra. Forse, anche un momento per presentare con concretezza strategie e progetti condivisi ma, soprattutto, condivisibili.
Il coinvolgimento della Grande distribuzione organizzata, come parte integrante della rete nel suo insieme o rappresentata da una singola insegna, resta uno dei temi aperti da investigare e definire.