Logistica e Trasporti

14 novembre 2025

Logistica, aumentano i costi

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Cresce il settore della logistica, ma crescono anche i costi. I nuovi dati dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet del Politecnico di Milano restituiscono l’immagine di un settore in espansione, ma chiamato a gestire un aumento consistente dei costi operativi e una progressiva revisione dei modelli di filiera.

Il comparto della logistica conto terzi, che oggi conta circa 79mila aziende, mostra infatti un’evoluzione che va oltre la stabilità numerica degli operatori. Nel 2025 si registra un nuovo incremento dei principali fattori produttivi: la manodopera cresce del 4,4%, l’energia elettrica del 7,9 e gli affitti del 3,5 per cento

Rimangono in territorio negativo il diesel e il costo del denaro, che offrono un parziale bilanciamento. L’aumento delle componenti fisse rende più complessa la gestione delle attività e spinge le aziende a riconsiderare l’organizzazione interna.

Verticalizzazione e governance della filiera

Prosegue inoltre la tendenza alla verticalizzazione. Gli operatori incrementano il personale diretto e riducono la quota di attività acquistate da terzi, con un conseguente calo dell’incidenza dei servizi esternalizzati sul fatturato, diminuita dal 71,9 al 68,9 per cento. Una scelta che riflette l’esigenza di maggiore controllo su costi, produttività e continuità operativa.

L’evoluzione interessa anche la struttura dei contratti. Per proteggersi dalla volatilità dei prezzi, cresce la diffusione di clausole indicizzate. Nella maggior parte dei contratti di trasporto e magazzino analizzati dall’Osservatorio aumentano i meccanismi di adeguamento legati agli indici Istat, ai minimi del Ccnl e - nel caso del trasporto - al costo carburante, ormai presente quasi ovunque. Questo rende l’offerta logistica più aderente ai costi reali, ma anche meno prevedibile per chi la acquista.

Sostenibilità rallentata e investimenti selettivi

Rallenta invece il ritmo degli investimenti green. La maggior parte delle aziende concentra gli sforzi sulla misurazione puntuale delle proprie emissioni e delle performance ambientali, mentre le soluzioni più costose vengono spesso rimandate. Le iniziative si focalizzano soprattutto sui materiali e sugli imballaggi, incentivati anche dal nuovo quadro normativo europeo.

Sul fronte tecnologico, l’Intelligenza Artificiale emerge come driver di efficientamento. Quasi un terzo delle aziende committenti ha già avviato progetti che sfruttano l’AI, con una crescita prevista fino al 44% nei prossimi anni. 

L’utilizzo è oggi più frequente nelle attività d’ufficio, come la gestione ordini o la previsione della domanda, ma si sta diffondendo anche nelle operazioni di magazzino e nella pianificazione dei trasporti. L’81% delle aziende che l’ha implementata segnala miglioramenti sul piano del servizio, della produttività e del controllo dei processi.

La parola agli esperti

“Il contesto della Logistica oggi appare in continua evoluzione - afferma Marco Melacini, responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics - Da un lato, l’incertezza geopolitica crea una forte volatilità dei volumi e dei costi, che variano a velocità mai viste prima. Dall’altro lato, si conferma la difficoltà nel reperire manodopera, mentre le aziende sono sempre più alla ricerca di trasparenza e competizione leale. Le filiere stanno cambiando profondamente e, con queste, le abitudini e le modalità operative. Emergono nuove tecnologie digitali che si sviluppano a ritmi senza precedenti. In questo contesto, i manager della Logistica e della Supply Chain sono chiamati a rivedere le proprie strategie, consapevoli che il mondo a cui erano abituati non esiste più”.

“La ricerca conferma la vitalità del settore logistico e la necessità di combinare l’intelligenza umana con quella artificiale - dichiara Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics - L’AI oggi emerge come strumento chiave per supportare le aziende nell’implementazione delle strategie e nell’ottimizzazione dei processi, bilanciando innovazione, efficienza e sostenibilità. Il dato di un terzo delle imprese italiane che ha già implementato delle soluzioni in Logistica testimonia la volontà del settore di innovare. Ma di fronte alla rivoluzione dell’AI, l’innovazione non riguarda solo l’acquisto di tecnologie: coinvolge la governance aziendale e lo sviluppo di competenze chiave. E un fattore abilitante è rappresentato dalla qualità e dalla disponibilità dei dati in azienda”. 

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