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In sintesi

Pachino Igp, buyer stranieri in visita al Consorzio

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Autore Redazione

Una due-giorni di visite a impianti e serre per conoscere da vicino il pomodoro siciliano

Il 20 e 21 febbraio i buyer di Regno Unito, Arabia Saudita, Irlanda del Nord, Serbia e Croazia sono stati protagonisti di una due-giorni di visite a serre e impianti produttivi (tra questi, Coop Aurora, Ortomì e Moncada), showcooking firmati dallo chef Nicola Amendola a base di pomodorini di Pachino, degustazioni (particolarmente apprezzata quella presso l’azienda Campisi di Marzamemi) e incontri b2b, organizzati dal Consorzio di tutela della Igp Pomodoro di Pachino in collaborazione con Agenzia Ice, con l’obiettivo di promuovere l’oro rosso di Sicilia sui mercati esteri.

Un appuntamento importante – cui ha partecipato anche il direttore di Macfrut Luigi Bianchi – che si inserisce nel quadro di iniziative messe in campo dal Consorzio per cercare di far fronte all’attuale sofferenza dei prezzi. Oltre il 90% della produzione del pomodoro di Pachino, infatti, è indirizzata al mercato interno – nel quale deve competere con la concorrenza sleale di Paesi che utilizzano manodopera a bassissimo costo e protocolli non in linea con gli standard di sicurezza alimentare e qualità applicati in Italia – mentre solo il 9% di essa vola verso i Paesi stranieri, quali ad esempio Francia e Germania.

“Grazie alla fondamentale collaborazione avviata con Agenzia Ice abbiamo avuto l’occasione di far conoscere meglio i segni distintivi del nostro prodotto, che per caratteristiche organolettiche, standard produttivi e gusto non ha eguali al mondo – ha dichiarato il presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato – Il Consorzio di tutela della Igp Pomodoro di Pachino sta da tempo lavorando al fianco delle istituzioni di riferimento per migliorare prezzi e difesa del marchio, tutelando i legittimi proprietari dalle frodi alimentari di quanti spacciano pomodorini di provenienza estera per pomodoro di Pachino e garantire a produttori e lavoratori un margine economico che gli consenta di portare avanti questa coltivazione e mantenere le migliaia di famiglie che fanno affidamento su di essa per vivere”.

Fonte: Consorzio di tutela Pachino Igp

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