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In sintesi

Op Rosaria, il bilancio di una campagna particolare

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Autore Redazione

Tra pandemia e surplus produttivo. Per il futuro, crescere con nuovi impianti e nuovi produttori associati

A un mese circa dalla chiusura della campagna, Aurelio Pannitteri, presidente di Op Rosaria, l’Organizzazione di produttori agrumicoli della piana di Catania con sede a Belpasso, traccia un bilancio della stagione: “È stata una campagna particolare, durata fino a metà giugno e caratterizzata da una super-produzione“.

A renderla anomala, oltre alla durata e alla produzione così importante, è stato il lavoro in tempo di pandemia, che ha naturalmente reso complesse le dinamiche interne all’azienda.
“Le spese necessarie ad adottare tutte le misure volte a contrastare il contagio – spiega Pannitteri – sono state molto alte, ma fare la nostra parte era doveroso e le abbiamo sostenute volentieri”.

Il presidente racconta le misure specifiche adottate all’interno della Op – dotazione di termoscanner e di erogatori di disinfettante, utilizzo di guanti monouso, installazione nei magazzini di pannelli di plexiglass tra una postazione e l’altra, predisposizione di due mense aggiuntive, per permettere ai dipendenti il distanziamento durante i pasti e sanificazione periodica del 100% degli ambienti chiusi – e di quanto siano state rispettate in modo rigoroso. “Abbiamo investito davvero tanto in sicurezza, ma quello che mi preme davvero è ringraziare i dipendenti per tutta l’attenzione che hanno messo nel seguire le regole!”.

Manodopera cercasi

Un’altra problematica con cui Op Rosaria ha dovuto fare i conti nella stagione conclusa è quella del reperimento della manodopera. “Una questione spinosa, anche perché probabilmente correlata strettamente al reddito di cittadinanza. La Op supera i 1.000 ettari di agrumeti e in piena campagna necessita del lavoro anche di 300 stagionali, difficili da reperire perché molti – questa è l’opinione di Pannitteri – hanno preferito percepire il sussidio statale piuttosto che farsi assumere”.

Progetti di crescita per il futuro

Ma questo non è solo tempo di bilanci, bensì anche di progetti per i mesi a venire. Al riguardo Aurelio Pannitteri ha idee chiare: “A settembre metteremo a dimora nuove piante di arancio su 15 nuovi ettari di terreno. Inoltre, l’obiettivo è quello di aggregare altri produttori, per crescere ancora e ancora, fermo restando che i nostri associati devono seguire protocolli ben precisi e rispettare elevati standard qualitativi. La selezione d’ingresso è e sarà severa”.

Fonte: Op Rosaria

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