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In primo piano

Di Maio a Fruit Logistica: “Il mondo chiede made in Italy”

“Il 2021 è stato l’anno record dell’export. Un trend che, nonostante la crisi Russia-Ucraina, non si è arrestato”

Se è vero che il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli non è pervenuto a Berlino, a rappresentare l’Italia tra gli stand di Fruit Logistica ci ha pensato oggi pomeriggio (5 aprile) il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, già in missione diplomatica nella capitale tedesca per partecipare a una conferenza del gruppo di sostegno alla Moldova.

Una presenza che, come ha spiegato lo stesso ministro con un breve discorso rivolto alle aziende italiane che stanno esponendo a Berlino, ha lo scopo di “portare il supporto e la vicinanza al mondo produttivo di tutto il Governo italiano”.

La crisi a livello globale c’è

Il ministro si è poi soffermato sulla crisi a livello mondiale: “Siamo in un momento storico che sta cambiando gli equilibri globali – ha ricordato – E pertanto stiamo lavorando affinché il conflitto tra Russia e Ucraina non si estenda a livello mondiale. Ma, perlomeno sul fronte economico, è innegabile che le ricadute di questa crisi ci siano e siano pesanti, basti pensare ai trasporti, alla logistica, alla materie prime”.

Export italiano, 2021 anno record

“Siamo reduci da un anno record per l’export del made in Italy – ha poi sottolineato – E, nonostante il conflitto, anche i primi mesi del 2022 stanno registrando un trend positivo. Il merito è anche del patto per l’export (siglato a giugno 2020 per rilanciare le esportazioni italiane post-pandemia, ndr), cinque miliardi messi a disposizione del sistema per aiutare le aziende italiane a esportare di più”.

“Oggi siamo qui con le aziende che rappresentano l’eccellenza italiana di un settore strategico come quello dell’ortofrutta ed è chiaro che, anche nel 2022 potremo fare tanto – ha concluso – Ci sono nuovi mercati da esplorare, ci sono opportunità da cogliere. Il ministero degli Esteri, che si occupa anche della cooperazione internazionale, è vicino alle imprese italiane”.

Il commento di Cso Italy

“Stiamo già da tempo lavorando su alcuni mercati molto strategici, non senza difficoltà – ha commentato il presidente di Cso Italy, Paolo Bruni – E’ la forte competizione sui mercati tra Paesi esportatori a rendere imperativa l’apertura di nuove destinazioni. Le tensioni geo-politiche di questi ultimi mesi hanno rafforzato ancora di più il bisogno di allargare gli orizzonti. Abbiamo già avuto esperienza di cosa ha significato l’embargo russo del 2014, che improvvisamente ha impedito all’ortofrutta italiana ed europea di arrivare in quel mercato che rappresentava per diverse produzioni uno dei primi mercati di sbocco. La conseguenza è stata una concentrazione di ortofrutta di varia provenienza sul mercato europeo o comunque sugli stessi mercati creando così sovradisponibilità con una chiara contrazione della redditività. L’embargo della Bielorussia e ora la guerra in Ucraina chiudono altri due mercati importanti per l’ortofrutta europea e italiana, accentuando il problema di un’eccessiva presenza di prodotto nel mercato interno europeo”.

“La presenza del ministro testimonia una nuova sensibilità del governo verso il nostro settore – ha concluso Bruni – Ci auguriamo possa significare un impegno a supporto in particolare delle esportazioni ortofrutticole, che ci metta per lo meno alla pari con i competitori internazionali, in una fase così delicata per l’economia globale e per la stessa politica internazionale”.

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