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Annarita Secondulfo: una (sola) poltrona rosa in Fruitimprese

L’imprenditrice campana è l’unica donna presente nel nuovo Consiglio direttivo dell’associazione di imprese ortofrutticole di import-export

Annarita Secondulfo, 38 anni, di Napoli, è l’unica donna nel Consiglio direttivo di Fruitmprese rinnovato di recente. “Figlia d’arte”, Annarita appartiene alla terza generazione di Secondulfo impegnata nell’azienda di famiglia, fondata a Somma Vesuviana (Napoli) negli anni ’50 e specializzata nella produzione di fragole, drupacee, kiwi biologico e uva da tavola. Oggi la produzione è concentrata a Battipaglia (Salerno), ad esclusione dell’uva da tavola che è coltivata a Trani, in Puglia, dove c’è il secondo centro strategico aziendale. Annarita Secondulfo è referente qualità e gestione del personale.

“Sono grata di questo incarico che mi permette di sedere accanto a importanti imprenditori alla guida di storiche aziende – dice a myfruit.it – Entrerò in punta di piedi. Un po’ come rivela il mio carattere, che mi porta prima ad ascoltare e, poi, a intervenire. Diciamo che sono pronta a ricevere, per dare in un secondo momento”.

“All’interno della mia azienda mi dedico a preservare e a migliorare gli aspetti qualitativi in tutte le loro sfacettature, sapendo però che posso sempre imparare qualcosa di nuovo – osserva l’imprenditrice campana – Con questo spirito affronto anche il nuovo incarico nel Consiglio di Fruitimprese, sicura che dal confronto con tante esperienze diverse  potrò crescere e, al tempo stesso, dare anche io il mio contributo“.

Un’ultima considerazione sulla debole presenza femminile. “Noi donne di Fruitimprese e, in generale, del settore ortofrutticolo siamo tutte un po’ figlie adottive della indimenticabile vicepresidente Danila Bragantini (l’imprenditrice veronese alla quale l’Associazione Le donne dell’ortofrutta dedica ogni anno il premio all’innovazione, ndr). La prima, forse, a dire e a fare capire che ci siamo anche noi. Prima di me, al Consiglio di Fruitimprese sedeva mio padre Salvatore e oggi, oltre alla mia azienda, sento di rappresentare le altre donne impegnate in questo importantissimo settore”.

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