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Fruttivendoli e non solo

Fragole volanti a due passi da Milano

L’idea di un giovane di origini nobiliari. Il nome: straBerry. Km0 e serre fotovoltaiche

A un chilometro dalla fermata Villa Pompea della metropolitana M2 di Milano si trovano 50mila metri quadrati coltivati con piantine di more, lamponi, mirtilli, ma soprattutto fragole (120mila piantine). «Ma per la prossima raccolta raddoppieremo la produzione» ha affermato al Corriere della Sera Giuglielmo Stagno d’Alcontres. Ha solo 25 anni, bocconiano (a breve la laurea), metà milanese e metà siciliano (famiglia nobiliare siciliana di origine spagnola) e già imprenditore agricolo. L’azienda si chiama straBerry, si trova a Cassina de’ Pecchi, all’interno del Parco Agricolo Sud, presso Cascina Pirola, in parte su terreni della famiglia. L’idea, sostiene il giovane imprenditore agricolo, è nata nel 2010 durante una lezione di economia ambientale all’Università. L’anno dopo il debutto sul mercato.

Un business che unisce due dei temi caldi nel mondo dell’agricoltura: il chilometro zero e la produzione di energia verde, grazie a 6720 pannelli solari installati sul tetto delle serre che coprono il fabbisogno aziendale e quello di 5000 famiglie della zona. Non manca l’ambizione al giovane imprenditore, che come missione si è posto quello di “contribuire a salvaguardare il pianeta nell’assoluto rispetto dell’ambiente utilizzando l’energia solare da noi stessi prodotta”. Sono più di 10 le varietà di fragole coltivate (tra le principali Clery, Roxana, Darselect e Antea) che crescono a due metri di altezza, con una produzione da marzo a novembre. I lamponi, invece, sono coltivati fuori suolo. Coldiretti gli ha assegnato l’Oscar Green nel 2013 (qui una video intervista).

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