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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciola Romana Dop bio: nuove idee per fare innovazione

L’azienda La Fescennina presenta come novità di quest’anno una spalmabile completamente senza zucchero

Il segmento delle spalmabili a base di nocciola è una nicchia che, specialmente nel periodo delle festività, attira sempre tantissimi appassionati e buongustai. Una novità molto particolare, in tal senso, arriva da Corchiano (Viterbo), dove l’azienda agricola La Fescennina presenta per la prima volta Amerina Senza Zucchero, una spalmabile dalle caratteristiche molto particolari.

A parlarne è Antonio Sciardiglia, che spiega: “Si tratta di una crema al 92% di contenuto di Nocciola Romana Dop biologica. Gli altri ingredienti sono ovviamente il cacao e un po’ di sciroppo d’acero, per dolcificare il cacao. Nient’altro. Si tratta di una spalmabile indicata quindi anche per i diabetici, dove l’altissima percentuale di nocciola dà un sapore molto particolare”.

Sciardiglia continua: “Al momento la commercializzazione la facciamo solo attraverso il nostro sito internet o direttamente nel nostro punto vendita. Ovviamente, siamo disponibili anche a vendere certi quantitativi a negozi interessati, quindi ci rivolgiamo sempre, con i nostri prodotti, a una clientela sia privata sia professionale”.

La speranza, poi, è che nel 2024 le cose possano tornare ad ingranare anche in campagna, perché ormai da tre anni il bilancio è molto negativo. Dopo l’annus horribilis del 2021, dove le gelate non hanno permesso di portare a casa una sola nocciola, e dopo la grande siccità del 2022, il 2023 è stato comunque molto scarso.

Prosegue ancora Sciardiglia: “La produzione è stata scarsissima, con un raccolto che si è attestato ben al di sotto della metà rispetto a una stagione normale e, per giunta, con un livello qualitativo non dei migliori. Abbiamo infatti dovuto effettuare un grande lavoro di selezione perché abbiamo riscontrato problemi di marciume occulto. Ancora non sappiamo se questo sia dovuto a una patologia fungina; abbiamo mandato ad analizzare il prodotto ma dobbiamo ancora avere gli esiti. Inoltre, abbiamo dovuto affrontare una recrudescenza della presenza della cimice. Sempre dal punto di vista produttivo, ancora prima abbiamo registrato problemi a causa del venti freddi dell’8 e 9 aprile scorsi, che hanno di fatto bloccato lo sviluppo vegetativo delle piante. Insomma sono tre anni che, per diversi motivi, siamo in sofferenza”.

E i prezzi? “Ho tenuto i listini fermi – conclude Sciardiglia – perché alzandoli si rischia poi di andare fuori mercato. Siamo sui livelli di 7,50/8 euro punto resa, tenendo presente che ho due certificazioni: appunto quella del biologico e quella della Dop”.

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