Diletto castagne_top news frutta secca_18mar-26mag_2024
Arcadia_top news generale_22apr-12mag_2024
Frutta a guscio ed essiccata

Marrone e Castagna di Serino Igp: non tutto è perduto

Avatar
Autore Redazione

Alessandro Buonanno: “Non c’è la produttività di un tempo, ma sono soddisfatto. Ora occorre lavorare sulla promozione”

Per il 2023 vede il bicchiere mezzo pieno Alessandro Buonanno dell’omonima azienda agricola di Solofra (Avellino), terra di Marrone e Castagna di Serino Igp. Il suo castagneto di 12 ettari, tutti certificati, rappresenta infatti una sorta di eccezione nella zona.

“Non mi lamento di come mi sono andate le cose – dice – L’annata in sé è stata molto complessa, a tal punto che diversi miei colleghi hanno raccolto poco o nulla. In tutto il nostro areale la produzione di castagne e marroni è stata infatti a macchia di leopardo e, per quanto mi riguarda, è andata abbastanza bene”.

Scendendo nei particolari, Buonanno prosegue: “Ho realizzato circa il 50% rispetto a una produzione normale, con una produttività media di 5 quintali per ettaro. Se guardiamo alla situazione di venti anni fa, pre-cinipide, questo livello sarebbe davvero molto scarso, in quanto allora si raccoglieva almeno il triplo, se non in quadruplo o quintuplo. Tra il problema della vespa cinese e i cambiamenti climatici, più fattori hanno ora generato uno stato delle cose per cui la produttività dei castagneti è sensibilmente diminuita”.

Ancora, Buonanno prosegue: “Il fatto che le evoluzioni del clima negli ultimi anni incidano sulla situazione generale è anche opinione del mio agronomo. E, se ho ottenuto comunque un certo livello di produttività anche quest’anno, è perché faccio manutenzione al castagneto durante tutto l’anno, grazie a un dipendente dedicato”.

La soddisfazione di Buonanno è giustificata anche (e soprattutto) dai prezzi. “I livelli attuali dei listini – commenta – permettono almeno di andare avanti. A causa della mancanza di prodotto a livello generale, ci attestiamo su quotazioni sostanzialmente doppie rispetto al 2022: da 1,20/1,50 euro il chilo, siamo infatti passati a 2,70/3 euro il chilo. Anche la qualità è buona: le pezzature quest’anno sono più grandi e il problema del marciume, almeno per quanto mi riguarda, è molto contenuto”.

Buonanno pensa anche in ottica futura e conclude: “Io nella castanicoltura ci credo e voglio crederci. Intanto, è importante educare il consumatore sulla nostra Igp, che necessita di promozione e di essere più conosciuta”.

(Visited 121 times, 1 visits today)