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Nocciola di Giffoni Igp: annata da dimenticare

Il presidente del Consorzio, Gerardo Alfani: “Volumi estremamente ridotti, la situazione è deprimente”

E’ un’annata da dimenticare quella del 2023 per la Nocciola di Giffoni Igp. A dirlo è il presidente del Consorzio di tutela, Gerardo Alfani.

“Mancano ancora i dati definitivi perché stiamo ultimando le operazioni di raccolta con il secondo passaggio in campo – spiega Alfani – ma posso già dire che non siamo assolutamente soddisfatti. Ci aspettiamo infatti, in termini complessivi, una produzione dimezzata rispetto a un’annata normale“.

Alfani continua: “E’ vero che ci sono alcune eccezioni, ma si tratta di vere e proprie mosche bianche. Per la maggior parte degli associati al Consorzio, infatti, il calo produttivo è evidente. Sicuramente ha inciso l’andamento climatico. Avevamo notato, durante la fioritura, che mancavano amenti maschili, ma non ci aspettavamo una cosa del genere. Abbiamo avuto anche umidità eccessiva e grandinate in alcune zone, ma appunto pensavamo a una produzione nel complesso discreta. Invece dobbiamo rivedere tutto al ribasso”.

Ancora, Alfani racconta: “Io stesso, nel mio appezzamento di sei ettari, non arriverò a raccogliere 20 quintali. Mi fermerò probabilmente sui 16. L’anno scorso, che era stata un’annata discreta ma non eccezionale, avevo raccolto tra gli 80 e i 90 quintali. Insomma, la situazione è deprimente, anche perché abbiamo effettuato tutte le lavorazioni necessarie, ma i risultati non sono arrivati”.

Per i prossimi giorni, in ogni caso, è attesa la comunicazione del prezzo minimo, fissato dal Consorzio, per la Nocciola Giffoni Igp. “Per rientrare dei costi – commenta amaro Alfani – dovremmo almeno triplicare le quotazioni, ma ovviamente ciò non sarà possibile. Diciamo che, se due anni fa eravamo a 8,20 euro punto resa con annata scarsissima e nel 2022 a 6,60 euro punto resa, mi aspetto qualcosa in più rispetto al 2022, ma vedremo cosa uscirà dal confronto, all’interno del Consorzio, tra produttori e trasformatori. Tutte queste valutazioni saranno fatte quando avremo i dati definitivi del raccolto 2023”.

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