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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole: nel Viterbese la stagione slitta in avanti

Cesare Mecarelli: “Dovremmo raccogliere più tardi rispetto alla norma, ma le previsioni sono buone”

Sospiro di sollievo per la prossima campagna delle nocciole nel Viterbese. A testimoniarlo è Cesare Mecarelli, alla guida di un’azienda corilicola di Corchiano fondata nel 1965 e pioniera, nel Lazio, della trasformazione. Già dal 2013, infatti, Mecarelli ha attivato anche un laboratorio per la lavorazione della propria produzione, all’interno del quale realizza sia semilavorati per i clienti professionali (pasticcerie, gelaterie, torronifici, industrie dolciarie, ecc.), sia proposte dolci per il consumatore finale (creme spalmabili, torroni al cioccolato, pasticceria secca anche senza glutine e senza lattosio).

“E’ ancora lunga prima di arrivare a settembre – esordisce Mecarelli – e nel frattempo, se è vero che ormai la siccità quest’anno l’abbiamo evitata, in zona ci sono stati problemi con grandinate e vento forte. In ogni caso, l’allegagione è stata buona e il prodotto presente sulle piante si presenta bene, quindi possiamo senz’altro rimanere per il momento fiduciosi”.

Mecarelli, poi, introduce un problema molto sentito da tanti corilicoltori e che diventa ogni giorno più attuale. “La cimice è presente in modo abbondante – spiega – ma per chi applica, come me, il sistema di difesa a lotta integrata non c’è molta scelta. Anzi: i fitofarmaci registrati per il nocciolo sono pochissimi e uno di questi non risulta molto efficace. Inoltre, il Disciplinare regionale non consente più di tre trattamenti l’anno, quando invece, in una situazione come la stagione attuale, ne sarebbero necessari quattro o cinque. Ogni annata infatti fa storia a sé. Nel 2022, infatti, a causa del grande caldo, le cimici sono uscite solo a settembre. Oggi, invece, le condizioni per la loro proliferazione sono ideali. E qualche problema c’è anche con il ragnetto. Non da ultimo, poi, va anche considerato che molti prodotti consentiti nei trattamenti hanno costi molto alti”.

Infine, Mecarelli è comunque soddisfatto della scelta, fatta appunto una decina di anni fa, di avere avviato un laboratorio di trasformazione. “E’ una soluzione – conclude Cesare Mecarelli – che consente di valorizzare la filiera e che oggi ci fa lavorare con diversi referenti, dal cliente professionale al privato, visto che riusciamo a offrire una vasta gamma di prodotti. Rimangono escluse le grandi ditte, ma questo lo sapevamo in partenza. Chi si rivolge a noi, infatti, cerca il prodotto artigianale di qualità”.

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