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Frutta a guscio ed essiccata

Filiere della frutta in guscio: buona la prima

Inedito incontro a Macfrut 2023. Ignazio Vassallo: “Stiamo studiando alcune iniziative comuni”

Per la prima volta le filiere italiane della frutta in guscio si sono trovate davanti a un unico tavolo alla recente edizione di Macfrut, il salone internazionale dell’ortofrutta.

Presenti alla manifestazione il Pistacchio di Bronte Dop e il Pistacchio di Raffadali, con i presidenti dei relativi consorzi, rispettivamente Massimo Enrico Cimbali e Calogero Frenda. A rappresentare la filiera del Carrubo è intervenuto Massimiliano Brugaletta, per la Nocciola Piemonte Igp Isabella Ciattino, per l’associazione nazionale Città del Castagno Ivo Poli, per l’associazione nazionale Città della Nocciola Enzo Ioppolo, per la noce il direttore della Op Il Noceto Michele Sciannimanica, per il mandorlo il direttore del Consorzio Mandorla di Avola, Corrado Bellia, e Rocco Selvaggio presidente della Op Mandorla di Sicilia. Presente inoltre Ignazio Vassallo, portavoce del Coordinamento nazionale della frutta in guscio.

“Grazie alla sensibilità del ministero dell’allora ministero Politiche agricole e Alimentari, che con l’art. 138 della Finanziaria 2021 ha proposto un programma di valorizzazione del comparto della frutta in guscio – ha spiegato Vassallo – sono state incentivati la ricerca e l’ammodernamento delle tecniche di gestione, favorendo nuovi programmi di sviluppo. Tra il 2021 e 2022 sono stati già stanziati complessivamente tre milioni per la frutta in guscio italiana. In particolare, un 1 milione e 700 mila euro saranno destinati alla ricerca, affidata al Crea. Inizieremo con il progetto Valore in campo, coordinato da Katya Carbone, che si propone di effettuare ricerca e studi a 360 gradi su tutte le filiere”.

Vassallo prosegue: “Un milione e 300 mila euro sono stati invece affidati all’Ismea, con il coordinamento di Fabio Del Bravo, per la promozione e il marketing. L’obiettivo è quello di rilanciare il consumo della frutta in guscio nazionale, evidenziandone le differenze con quella di importazione sia dal punto di vista salutistico sia nutrizionale. Macfrut 2023 è stata la nostra prima uscita grazie a questi finanziamenti. Stiamo pensando ora ad altre fiere, tra cui Sigep 2024. Inoltre, nel 2023 ci attendiamo altri fondi dal Masaf“.

Infine, Vassallo conclude: “Siamo invasi da frutta secca di importazione, nocciole dalla Turchia, mandorle e noci dalla California, pistacchi dall’Iran, ecc. Tutto ciò sta oscurando di fatto la frutticoltura italiana. Per rilanciare e far conoscere il validissimo prodotto Italiano, lo scorso anno è stato costituito il Coordinamento nazionale della frutta in guscio italiana. Con il contributo del ministero, per la prima volta in Italia tutte le filiere produttive hanno partecipato a una fiera, nello specifico il Macfrut. L’esperienza è stata molto positiva e contiamo di continuare a presentarci anche in altre manifestazioni”.

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