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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole: in Alta Langa tante incognite per il 2023

Patrizia Gabutti: “L’anno scorso abbiamo raccolto solo il 30% del nostro potenziale. Ma positivi i contatti commerciali”

C’è molto da riflettere – soprattutto in prospettiva – sull’andamento della campagna corilicola 2022 in Alta Langa. A fare alcune considerazioni in merito, che chiamano in causa direttamente anche gli agronomi, è Patrizia Gabutti, titolare dell’omonima azienda di famiglia di Cravanzana (Cuneo), specializzata nella produzione e lavorazione di Nocciola Piemonte Igp.

“Il 2022 – spiega – è stato per noi l’anno più difficile dal punto di vista produttivo, che ha confermato una curva discendente, peraltro in corso da almeno quattro anni. Abbiamo raccolto infatti solo il 30% del nostro potenziale e ancora non sappiamo bene il motivo. La responsabilità non si può attribuire solo alla siccità, che certo può avere dato in parte il suo contributo. Altrimenti, perché il noccioleto del mio vicino di casa, ad esempio, ha prodotto solo qualche chilo, anziché qualche quintale? Il problema è che finora non abbiamo avuto risposte convincenti su questo fenomeno nemmeno dai tecnici. Non si capisce, ad esempio, la copiosa cascola che c’è stata tra fine maggio e inizio giugno, quando ancora la siccità doveva farsi sentire. Vedremo ora come andrà quest’anno, anche se le premesse non sono ottimali. La fioritura, infatti, al momento è davvero ottima, ma preoccupa la mancanza d’acqua. Due giorni fa sono arrivati 20 centimetri di neve, un’altra spruzzata di neve era arrivata qualche settimana fa, ma la carenza d’acqua rimane comunque impressionante: qui non piove in pratica dalla scorsa primavera. Ora, il dilemma c’è anche sulla concimazione. A parte il costo del concime, sempre tutto da valutare, rimane anche la decisione su quale fare. Se non piove, concimiamo sull’argilla? O facciamo la fogliare? Insomma, lo scenario rimane senz’altro incerto”.

Sul fronte commerciale, le notizie sono molto più positive. “Premesso che, essendo ancora piccoli (“La scarsa produzione non ci ha permesso ancora di fare contratti con gelaterie e o pasticcerie, ma abbiamo comunque l’intenzione di entrare in questo settore”, spiega), trattiamo ancora quasi esclusivamente con i privati, le nostre proposte sono molto apprezzate e, di recente, abbiamo presentato Giulia, la crema spalmabile con il nome di mia figlia realizzata solo con due ingredienti, Nocciola Piemonte Igp al 60% e zucchero di canna. I riscontri sono stati molto positivi anche perché, appunto, non contiene proteine del latte. Grazie alla gestione familiare della nostra azienda, inoltre, non abbiamo intenzione, come già abbiamo fatto nel 2022, di ritoccare i listini. Se finiremo le scorte anche quest’anno, sarà come aprire l’ultima bottiglia di Barolo”.

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