Nelle Langhe sale la preoccupazione per il 2023 della Nocciola Piemonte Igp. E’ difficile ovviamente sbilanciarsi a questo punto della stagione, ma, per chi fa agricoltura, in queste settimane gli occhi sono già rivolti verso il cielo. Nessuno vorrebbe che si ripetesse una situazione analoga allo scorso anno, o peggiore.
Tra chi si augura un positivo cambiamento del meteo c’è Alessia Sacco di Nocciole Sacco, azienda di Mango (Cuneo) specializzata nella produzione e nella trasformazione di Nocciola Piemonte Igp delle Langhe.
“La situazione in campagna è preoccupante – spiega – La mancanza d’acqua comincia a farsi sentire e mancano ormai poche settimane per capire come sarà indirizzata la stagione. Intanto, durante la fase della potatura di fine 2022, abbiamo notato l’effetto dell’onda lunga della siccità della scorsa estate. Moltissimi rami secchi, che hanno quasi dimezzato la dimensione delle piante”. Poi Sacco sottolinea: “Fortunatamente, in ogni caso, il nocciolo è una pianta rustica, che meglio di altre specie può superare certe difficoltà”.
Quanto alla campagna commerciale, l’imprenditore rileva: “Siamo soddisfatti da quando, nel 2009, abbiamo aperto il nostro laboratorio interno, che ci ha permesso di sganciarci dal prezzo fissato ogni anno per le nocciole. Prezzo che tiene conto di dinamiche internazionali. Se avessimo dovuto vendere il nostro prodotto con i listini fissati lo scorso anno, sarebbe stato molto penalizzante per noi. Il trasformato ci permette, dall’altra parte, di fare proposte soddisfacenti, anche se, in annate come il 2022, la lavorazione è stata molto complessa, a causa della scarsa pelabilità dei frutti. Tanto che la prima scelta è risultata dimezzata rispetto a un’annata normale”.
Due, infine, sono le novità che l’azienda ha programmato entro l’anno, una Sacco la anticipa a myfruit.it: “Nel periodo precedente alla Pasqua contiamo di uscire con una nuova spalmabile fondente, al 60% di contenuto di Nocciola Piemonte Igp”.
