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Nocciola di Giffoni Igp: produzione buona, ma prezzi più bassi

Gerardo Alfani: “E’ comunque importante, come Consorzio, continuare a stabilire una quotazione minima per il prodotto certificato”

Che annata è stata per la Nocciola di Giffoni Igp? Il presidente del Consorzio, Gerardo Alfani, tra i fondatori dello stesso (dal 2010, anno della sua costituzione, è passato da 40 a quasi 200 soggetti inseriti nel sistema di controllo per l’Igp), è moderatamente soddisfatto.

“Nell’ultima campagna – spiega – vanno rilevati aspetti positivi e altri negativi. Per quanto riguarda i primi, si registra un sostanziale aumento della produzione, rispetto agli scarsi quantitativi del 2021. L’anno scorso, infatti, una serie di fattori ha determinato un raccolto molto modesto. Hanno inciso infatti l’anno di scarica, la scarsa prodizione di polline, l’allegagione non ottimale. Ancora non disponiamo dei dati di quest’anno, ma stimiamo senz’altro un aumento del 30/40%”.

Venendo agli aspetti negativi, Alfani precisa: “Un tema è quello della qualità. Le condizioni in cui è stata effettuata la raccolta, con giornate piovose, ha provocato l’insorgere di problemi di marciume, causati dall’eccessiva umidità. Questo fattore, unito soprattutto a un mercato più statico e alla maggiore produzione, ha poi generato una diminuzione dei listini. Siamo infatti passati dal minimo di 8,20 euro punto resa fissati dal Consorzio nel 2021, ai 6,60 euro punto resa di quest’anno. Intendiamoci: si tratta di un calo piuttosto netto, ma va anche sottolineato che gli 8,20 euro dell’anno scorso erano un prezzo molto alto. Quest’anno, i 6,20 euro punto resa sarebbero un prezzo medio e accettabile, ma tutto ciò avviene in un contesto molto critico per l’agricoltura, dove i costi di produzione sono schizzati alle stelle, tra energia, gasolio, fertilizzanti e antiparassitari”.

Guardando il percorso fatto fin qui dal Consorzio, Alfani è comunque soddisfatto. “Siamo – conclude Gerardo Alfani – una realtà in tendenziale crescita, che oggi rappresenta associati con una superficie produttiva di circa 700 ettari e che aggrega quasi 200 soggetti nel sistema di controllo per l’Igp. Un progetto importante, da continuare a portare avanti, è la salvaguardia dei produttori attraverso la fissazione di un prezzo minimo per l’Igp. E’ un’iniziativa che abbiamo messo in piedi da tre anni e che rappresenta un aiuto in più per gli agricoltori. Poi, ovviamente, il Consorzio continuerà a fare attività di promozione, valorizzazione e tutela”.

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