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Castagna del Monte Amiata Igp: incubo cinipide (e siccità)

castagne

Andrea Ulivieri: “La fase di allegagione è stata buona, ma la mancanza di pioggia non permette previsioni attendibili”

Dalla metà di giugno, prima con la fioritura e poi con la formazione dei ricci (di dimensioni ancora molto ridotte), anche le castagne sono entrate in una fase cruciale per capire come si profila la prossima campagna. Myfruit ha interpellato in proposito Andrea Ulivieri, titolare dell’azienda Perelle di Castel del Piano (Grosseto), produttore della pregiata Castagna del Monte Amiata Igp.

“La fioritura quest’anno è andata piuttosto bene e l’allegagione è stata buona – riferisce Ulivieri – ma ora si stanno evidenziando alcuni problemi. In primo luogo – prosegue il titolare dell’azienda agricola Perelle  – il cinipide è ancora ben presente, specialmente nelle zone più alte. Poi, bisogna vedere come evolverà la questione siccità. Lo scorso inverno, infatti, sono mancate completamente le precipitazioni, quindi alla fine potremmo trovarci ad affrontare il secondo anno consecutivo di carenza idrica, con il 2022 peggiore del 2021 già molto scarso a livello di piogge”.

Sul fronte commerciale, intanto, l’ultima campagna è stata promossa con riserva. “Lo scorso autunno i prezzi sono stati discreti, ma non eccezionali. All’ingrosso, parliamo infatti di circa 1,80 euro il chilo. Sinceramente, considerando la situazione e soprattutto a quanto sono poi state vendute le castagne al dettaglio, si poteva sperare in qualche cosa in più. Consideriamo peraltro – conclude Andrea Ulivieri– che ci sono state annate recenti, come il 2014, dove i mercati avevano aperto a 4 euro il chilo all’ingrosso”.

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