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Consorzio della Nocciola Piemonte Igp: grande impegno per la tutela

La presidente Isabella Ciattino: “Tra gli obiettivi del 2022 c’è anche partire con una Strada, come è successo con il vino”

Non è passato neanche un anno da quando, a maggio del 2021, Isabella Ciattino è diventata la nuova presidente del Consorzio Nocciola Piemonte Igp. Eppure, sono già diversi i progetti che lei, 35enne originaria del Monferrato (quindi non è affatto una banalità la sua elezione a presidente in territorio di Langa), intende portare avanti.

Presidente Ciattino, come è andata la campagna 2021 per la Nocciola Piemonte Igp?

Dal punto di vista produttivo è stata un’annata difficile, anche perché ci sono stati molteplici fattori che hanno inciso sulla scarsità del raccolto. Ad esempio già a gennaio, quando avviene l’impollinazione, ci sono state diverse giornate di brutto tempo, il che non ha facilitato assolutamente questo processo. A questo problema si sono poi aggiunte le gelate tardive della scorsa primavera e la siccità estiva. Per non parlare della cimice.

E’ ancora un problema la cimice?

Sì, anche se dipende molto dalle zone. Il numero di questi insetti è decisamente superiore quando vicino ci sono dei seminativi. Dal frumento e dall’orzo, infatti, le cimici si spostano sul nocciolo. In altre zone, invece, questo problema è molto più ridotto. Sono comunque in corso alcuni studi, e molto interessanti, condotti dalla Fondazione Agrion, per cercare di risolvere questa situazione.

Quanti sono oggi gli associati al Consorzio e quali gli obiettivi che sta portando avanti?

Attualmente siamo circa un migliaio di soci. Il nostro obiettivo principale è quello di tutelare, valorizzare e promuovere la nostra nocciola, perché ancora in tanti utilizzano il nome “Nocciola Piemonte” o “Langhe” senza autorizzazione e in modo fraudolento. Per questo vorremmo che anche l’industria comprendesse sempre più questa esigenza e ci sostenesse.

Ci spieghi meglio.

Non è giusto, secondo me, che siano solo i produttori a pagare per il Consorzio. Ci auguriamo che anche i trasformatori comprendano l’importanza di difendere la qualità della Nocciola Piemonte Igp e aderiscano al Consorzio. Se la battaglia per la difesa della nostra denominazione la si portasse avanti tutti insieme, produttori e trasformatori, potrebbe essere ancora più incisiva ed efficace.

Un altro obiettivo per il 2022?

Sull’onda di quanto è già stato fatto per il vino, ci piacerebbe avviare il progetto “Strada della Nocciola”, ovvero la proposta di un percorso enogastronomico, con tanto di adeguata cartellonistica e comunicazione, che dalle Langhe arrivi fino al “mio” Monferrato. Non dimentichiamoci, infatti, che la Nocciola Piemonte Igp è un ingrediente che in cucina può essere utilizzato in tantissimi modi e ricette.

Un altro tema caldo è quello dei prezzi. Come è andata con l’ultima campagna?

Nell’ultima campagna non è andata male a livello di quotazioni, considerando la mancanza di prodotto e la qualità mediamente inferiore rispetto alla precedente campagna. Tuttavia, anche sotto questo aspetto, mi piacerebbe si potesse arrivare a fissare un prezzo medio, in modo da garantire sia i produttori, sia le aziende dolciarie, evitando una fastidiosa altalena.

E’ ancora presto per fare previsioni sulla campagna 2022. Come sta andando al momento?

Per ora molto bene, anche se una previsione è decisamente prematura. Possiamo comunque constatare che in questi giorni c’è una fioritura molto abbondante e, nelle ultime settimane, abbiamo avuto diverse giornate di bel tempo. E queste sono ottime premesse.

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