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Focus GDO

Romagnoli: “Una nuova visione della Mdd”

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Autore Redazione

Il dibattito a Focus Gdo. Emerge l’importanza della relazione all’interno della filiera ortofrutticola

Ampia partecipazione all’ottava edizione di Focus Gdo dal titolo L’esperienza d’acquisto tra assortimento e contenuti. Il ruolo del reparto ortofrutta alla luce delle nuove sfide di mercato, tenutosi il 17 gennaio a Marca Fresh e promosso da myfruit.it.

La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione come relatore di Giulio Romagnoli – amministratore delegato della Romagnoli F.lli, ha rappresentato un confronto a trecentosessanta gradi sui processi di acquisto, abitudini dei consumatori, sostenibilità della filiera e strategie di vendita, inserito a pieno nello scenario di significativa riduzione dei consumi che la categoria fronteggia da diversi anni (-8% rispetto al 2022, dati Cso Italy).

A commentare l’indagine consumer, condotta da SG Marketing e presentata dal direttore Salvo Garipoli, sono intervenuti autorevoli rappresentanti del mondo retail e della produzione ortofrutticola. L’indagine ha coinvolto un campione di mille intervistati di diverse fasce d’età, acquirenti e consumatori di frutta e verdura. Nonostante il calo dei consumi, la categoria mantiene una forte capacità di penetrare le abitudini alimentari degli italiani (5,9 atti di consumo a settimana, dato cinque volte superiore alla carne bovina). Il 60% degli acquisti avviene in Gdo, che si conferma canale di riferimento. Tra i driver d’acquisto più significativi si registrano l’origine italiana (17%), l’aspetto (12%) e le caratteristiche organolettiche (6%). Il successivo scambio di opinioni tra i relatori ha evidenziato l’importanza di un modello di relazione efficace all’interno della filiera, nonché una condivisa necessità di maggiore connessione tra produttori, industria e distribuzione. L’auspicio comune è di una cultura agroalimentare fondata su territorio, qualità e comunicazione trasparente in punto di vendita.

“In uno scenario di generalizzato calo dei consumi, la sfida è saper restituire al consumatore i processi di ricerca, scelta varietale e pianificazione che hanno luogo in fase di produzione, cioè quando vengono intercettate le sue esigenze e aspettative, al fine di non disattendere la promessa di bontà e qualità – ha commentato Giulio Romagnoli – Per operare al massimo livello di efficienza, la filiera avrà sempre più bisogno di un approccio sinergico, che valorizzi a pieno il contributo di tutti gli attori. Il futuro della mdd non è più nel prodotto scelto per te, ma fatto per te al pari della marca del produttore”.

Rinnovata la centralità degli investimenti sostenibili, intesi non come mera strategia discorsiva ma in quanto asset di progressiva trasformazione dell’industria. In merito Giulio Romagnoli ha affermato: “Il passaggio dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti è da intendersi come una transizione necessaria. Romagnoli ha avviato da anni un percorso di crescita e autovalutazione nel segno della sostenibilità, adottando il rating Esg come strumento di misurazione imprescindibile rispetto alle proprie scelte di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’obiettivo comune della filiera dovrà essere quello di implementare il ricorso a questo standard, richiesto finora solo ai grandi gruppi quotati, assumendolo come criterio di selezione di partner e fornitori nella Gdo e, per estensione, sul mercato. Un cambiamento culturale cui non è possibile sottrarsi per garantire un futuro al settore agroalimentare”.

Fonte: F.lli Romagnoli 

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