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Focus GDO

Unes/U2: «il consumatore cerca gusto e sostenibilità»

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Attenzione al packaging, al km 0 e al biologico, ma senza dimenticarsi della qualità. La filosofia del reparto ortofrutta di Unes, l’intervista a Luca Cardamone

La sostenibilità? Imprescindibile in questo momento, ma «il consumatore cerca sempre anche il binomio con il gusto». Ne è convinto Luca Cardamone, category manager ortofrutta di Unes, catena di supermercati del gruppo Finiper presente sul mercato con le insegne U2, U! Come tu mi vuoi e il Viaggiator Goloso. Un approccio, quello di questa dinamica insegna del nord Italia, che ormai da molti anni cerca di coniugare convenienza – vedi ad esempio la formula dell’Every day low price – e un’offerta sempre più orientata al gusto, anche nel reparto ortofrutta, dove i prodotti a marchio Il Viaggiator Goloso, la marca premium di Unes, si stanno ritagliando un ruolo sempre più importante.

AranceTaroccoLempsoilViaggiatorGoloso«L’attenzione da parte del cliente verso i temi della sostenibilità sono sempre più presenti, anche nel reparto ortofrutta naturalmente e noi dobbiamo fare di tutto per andare incontro a questi nuovi bisogni». Qualche esempio? «Siamo intervenuti soprattutto sulla prima gamma a marchio Il Viaggiator Goloso dove stiamo cercando di togliere la plastica inserendo il cartone: lo stiamo facendo con i pomodori, con le arance, con i mandarini Yosemite. L’abbiamo fatto con gli asparagi e addirittura anche con le ciliegie». Tutti test che secondo Cardamone sono andati bene. «Sì, risultati ottimi, è possibile fare questo passaggio con molte referenze, con un packaging che comprende anche anche la pellicola al di sopra. La conservazione non ha problemi e il cliente sta apprezzando sicuramente. Stiamo facendo molte prove e continueremo a farle».UnesU2_Km0

Sostenibilità, ormai da tempo per Unes, in molti punti vendita U2, significa nel reparto ortofrutta anche un assortimento importante dedicato ai prodotti a KM 0. «Stiamo ampliando molto lo spazio dedicato a questi prodotti e nella stragrande maggioranza delle referenze l’assortimento è tutto sfuso. I numeri ci stanno dando ragione, i clienti apprezzano sempre di più a livello sia qualitativo che quantitativo. Attualmente abbiamo accordo con fornitori entro i 70 km dei punti vendita per quanto riguarda la zona di Milano, e poi abbiamo altri fornitori locali negli altri punti vendita».

Attenzione all’ambiente, al packaging, ma senza rinunciare alle caratteristiche organolettiche. «Sì, i nostri consumatori cercano sempre di coniugare questi due aspetti, ed è giusto che sia così. Noi facciamo di tutto per accontentarli, pur con le difficoltà che ci possono essere. Penso ai cambiamenti climatici in atto che ci stanno mettendo sempre più in difficoltà sul fronte della reperibilità dei prodotti ma anche sul fronte della logistica in alcuni casi. Tutto questo rende complicato, soprattutto,  fare programmazione, aspetto che è alla base del nostro lavoro».

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