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Biologico

Aiab: “Sul biologico serve un tavolo nazionale con le Regioni”

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Autore Redazione

La richiesta è motivata dallo sviluppo disomogeneo del settore

“I numeri sul bio sono incoraggianti oltre 2,3 milioni di ettari coltivati e oltre 86mila aziende agricole frutto dell’impegno di molte regioni che stanno continuando il loro impegno nel settore. Il nostro obiettivo è di sostenere quelle che sono rimaste indietro”.

Parole di Giuseppe Romano, presidente nazionale di Aiab che ha preso parte a L’Aquila al convegno nazionale Appuntamento con il bio, promosso da Ismea e che ha visto la presenza del sottosegretario Luigi D’Eramo. “Per questo – aggiunge Romano – abbiamo chiesto, in modo unitario alle altre organizzazioni del bio, un tavolo di regia nazionale sul biologico con le regioni per avere una ricaduta uniforme su tutto il territorio nazionale del piano d’Azione del bio e dai fondi della Pac”.

“Il Centro Sud – sottolinea – è in prima posizione per le superfici coltivate bio, mentre il Nord è il primo posto per il consumo di prodotti bio, ma indietro sulla produzione primaria con Regioni che hanno solo il 4% di superfici agricole adibite a coltivazioni biologiche“.

“In Abruzzo – continua Romano – una delle Regioni più virtuoso per gli investimenti nel biologico, con una Sau più che raddoppiata negli ultimi anni, Aiab sta collaborando con il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per la nascita del bio-distretto, connubio tra agricoltura biologica e montagna, che sarà anche un’occasione occupazionale soprattutto se saremo in grado di mettere a sistema tutti i fondi a disposizione sia quelli dell’agricoltura ma anche quelli del Pnrr per consentire lo sviluppo di economie locali, servizi e welfare che possano consentire ai giovani di rimanere in queste aree e di valorizzarle con la loro capacità imprenditoriale.”

Fonte: Aiab

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