Debuttano in questi giorni sugli scaffali dei supermercati i prodotti Alce Nero Fresco, una nuova linea di referenze nata dalla joint venture tra Brio, Alce Nero e La Linea Verde composta da prodotti di quarta e quinta gamma tra cui insalate in busta e zuppe fresche pronte. «Ci aspettiamo un buon riscontro dal mercato» ci spiega Tom Fusato, direttore commerciale di Brio Spa e anche della nuova realtà Alce Nero Fresco Spa. «Abbiamo messo insieme tre grandi player di prodotti ortofrutticolo bio, il brand Alce Nero e il miglior produttore italiano per quarta e quinta gamma. Sicuramente l’intento è di inserire queste gamme nelle principali catene della grande distribuzione italiana ed estera».
Alcune referenze di ortofrutta a marchio Alce Nero nel nuovo packaging
È ancora importante, oggi, avere un marchio riconosciuto nel mercato del biologico?
Secondo noi è molto importante perché ancora oggi uno degli aspetti fondamentali nel consumo di prodotti biologici è legato alla fiducia del consumatore in quello che sta comprando. È disposto a spendere qualcosa in più se ha effettivamente delle garanzie. Quindi un marchio come Alce Nero, il brand più conosciuto in Italia nel biologico secondo gli ultimi dati Nielsen, diventa un mezzo per poter superare i dubbi che hanno ancora alcuni consumatori».
Oltre ai brand storici e a quelli emergenti, nel mercato dell’ortofrutta bio rivestono ormai un peso importante in termini di quote di mercato anche i prodotti a marchio del distributore, sempre più in crescita da qualche anno a questa parte.
Alcune catene riescono ad associare al proprio marchio bio le garanzie richieste dal consumatore, altre invece hanno solo messo il bollino sul prodotto e questo non è sufficiente. Le private label che non riescono a mettere valore dietro la loro proposta rischiano di creare confusione nel consumatore senza portare valori riconosciuti, mentre Alce Nero ortofrutta di prima gamma è un brand di prodotti top che garantiscono una qualità mediamente più elevata nell’ortofrutta biologica».
