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Aziende

Popolarità sui social, Bonduelle al sesto posto della classifica

bonduelle

Il marchio francese tra i 50 brand più amati. Piace per la trasparenza nella produzione, l’alimentazione vegana e l’impegno nel riciclo

Buone nuove per Bonduelle che – secondo il report “Brand love 2022: come la sostenibilità genera amore per oggi e per il futuro”, realizzato da Talkwalker, piattaforma di accelerazione di consumer intelligence – si posiziona al sesto posto della classifica dei 50 brand più amati dai consumatori.

Si tratta di un risultato da rilevare, poiché sono pochissime le aziende del settore agroalimentare che sono entrate nella graduatoria: Illy caffè al secondo posto, Bonduelle al sesto, maionese Kewpie all’ottavo, Nescafé al 22esimo, Yakult al 31esimo, HelloFresh al 46esimo. 

Il valore dei social

Il report indaga 1.500 brand di 20 diversi settori in otto mercati, per un totale di 2.600 conversazioni ed è teso a misurare il sentiment e l’engagement dei consumatori sulla base di diversi dati, inclusi i social media e le fonti di recensioni.

“I consumatori sono sempre più propensi a passare da un social network all’altro per svolgere attività molto diverse, alla ricerca di intrattenimento, acquisti, brand o semplicemente per fare due chiacchiere con i famigliari e gli amici – riassume Maggie Lower, Cmo di Hootsuite, dashboard di gestione di profili social – I nostri dati indicano, inoltre, che i responsabili di marketing sono riusciti a perfezionare più efficacemente le proprie strategie e a riassegnare i budget per adattarsi al mondo sempre più frammentato dei social media. Al contempo, le aziende si stanno rendendo conto che i vantaggi derivanti dai social non sono circoscritti al marketing”.

Bonduelle al sesto posto: cosa piace?

A portare l’azienda francese al sesto posto della classifica sono stati alcuni temi sempre più cari ai consumatori: la trasparenza nella produzione, l’alimentazione vegana, i prodotti naturali e il riciclo. Secondo il report, tali driver contribuiscono a circa l’80% della percezione positiva del brand.Gli hashtags su Bonduelle sono incentrati sulle sue diverse iniziative in favore della sostenibilità, come #BonduelleInspire.

D’altro canto, secondo l’indagine, i brand più amati hanno messo la sostenibilità in tutte le sue dimensioni al centro e davanti a tutto: i 50 marchi più amati del 2022 si distinguono in fatto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Inoltre, i post delle ricette sugli account social del marchio sono in genere popolari poiché Bonduelle li usa per incoraggiare i clienti a scegliere un’alimentazione più sana, senza rinunciare alla comodità.

“Piace anche che l’azienda si sia impegnata a ottenere la certificazione BCorp entro il 2025 – si legge nel report – Le imprese BCorp sono a capo di un movimento globale per un’economia inclusiva, equa e rigenerativa e devono dimostrare un’elevata performance sociale e ambientale, assumere impegni legali nella loro struttura di governance e dare prova di determinati standard di trasparenza”.

HelloFresh al 46esimo posto della classifica

A 40 posti di distanza da Bonduelle si posiziona HelloFresh, il fornitore di box ricette che si sta avviando a raggiungere quota 900 milioni di pasti consegnati. Con un incremento dei ricavi su base annua del 45% nel 2021, ha conosciuto una forte crescita durante la pandemia.

Secondo il report, i clienti apprezzano l’esperienza che il brand propone: si può infatti scegliere tra una serie di opzioni di personalizzazione e fasce orarie di consegna, con la comodità di non dover fare la spesa nei supermercati e ricevere a casa cibi sani e freschi riducendo gli sprechi.

I suggerimenti dei brand che ce l’hanno fatta

Secondo le aziende che sono entrate nella classifica, per piacere ai consumatori occorre in primo luogo scegliere i migliori canali social per i propri obiettivi: bisogna avere un approccio strategico e proporre contenuti corrispondenti alle motivazioni che spingono gli utenti a scegliere un determinato social network, in questo modo il brand conquisterà un suo spazio in modo più naturale. Non si deve poi escludere il canale b2b: il 38% dei decisori in ambito b2b sostiene di aver scoperto nuovi prodotti e servizi pertinenti per il proprio lavoro tramite i canali social. Occorre poi usare il social listening per monitorare eventuali sentiment negativi. Le aziende suggeriscono anche di dare meno spazio al brand in favore dei contenuti generati dagli utenti. Infine, è bene considerare i social come uno strumento di marketing: si tratta infatti di strumenti per i quali non è difficile calcolare il ritorno dell’investimento.

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